Un romantico a Milano di Sergio Gerasi
Di Milano e sogni da rincorrere
Un romantico a Milano di Sergio Gerasi, edito da Bao Publishing, è come si potrà già intuire dal titolo un onirico elogio al capoluogo lombardo e a tutto ciò che significa vivere e rincorrere i propri sogni e aspirazioni. Dall’alto della Torre Velasca, Drugo e un gatto reale – ma nemmeno troppo – raccontano una storia che nasce dalle mani di un fumettista che tavola dopo tavola narra di rimpianti e rimorsi nascosti fra gli scorci di una città che continua a far battere il cuore di chi ci si trasferisce.
Il quartiere di Brera, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Bosco Verticale e il Museo del Novecento sono solo alcuni dei luoghi della città che si ritrovano fra una nuvola e l’altra, fra la voglia di bere qualcosa di forte mentre si chiacchiera fra sé e sé cercando di interpretare i propri incubi. Drugo, fra un cocktail e l’altro, porta nelle sue conversazioni irreali personaggi che a Milano hanno fatto la storia, immaginando di raccontare la propria vita ad Alda Merini, Piero Manzoni, Lucio Fontana, Dino Buzzati e Bruno Munari. Confrontandosi con le vite di questi artisti, Sergio Gerasi racconta il tentativo di portare a termine una seconda opera a fumetti dopo una conclamata prima edizione – ln inverno le mie mani sapevano di mandarino, 2014 – che, in Un romantico a Milano, viene citata con un gioco di parole.
Ma cosa mi aspettavo da questa mia vita? Non c’è mai un posto che mi vada bene, una situazione perfetta. Vivo di forti passioni che sacrifico regolarmente per una vita che in fondo non ho scelto. Amo questa città a intervalli regolari, dopodiché sono costretto a rifugiarmi in via i mediorientali immaginari e a vivere in luoghi esotici di pura fantasia.
Più che romantico a Milano, quindi, potremmo parlare di un sognatore ad occhi aperti a Milano, di Drugo che da artista a Brera si ritrova a vivere facendo l’illustratore di libri per bambini in un ufficio in cui viene preso in giro per non essere diventato il Gipi o Zerocalcare del settore. È anche in questi passaggi quasi crudeli che Sergio Gerasi riesce a cogliere quello che può sembrare la città oggi, il suo essere hipster e il voler continuamente e ossessivamente ricercare la particolarità per essere condivisa successivamente sui social, con uno scatto o un commento dal tono frivolo e forse troppe volte spocchioso.
Un romantico a Milano, poi, è soprattutto una questione di acquarelli che colorano il cielo sopra i cavi che fanno passeggiare i tram qua e là. Sono i colori, ora più intensi e ora più leggeri, che si confondono proprio come i pensieri nella mente del protagonista. È la continua ricerca del sé e del desiderio di far combaciare sogni, vita reale e legami facendo di vite passate l’esempio per arrivare dove si vuole, costi quel che costi.
Perché per essere immortali, tocca vivere.
Titolo | Un romantico a Milano
Autore | Sergio Gerasi
Casa Editrice | Bao Publishing
Anno | 2018