The Realest Real | Carrie Brownstein
The Realest Real, il corto di cui vi parlo oggi, è in realtà uno spot realizzato per Kenzo nel 2016. Presentato come “un’esplorazione umoristica del mutevole e istantaneo mondo di Internet“, il cortometraggio della durata di sette minuti, vede protagonista l’attrice Laura Harrier ed è stato scritto e diretto dall’attrice Carrie Brownstein.
Lo spot ci racconta di uno strano colloquio che si terrà presso l’ancora più strano istituto “of the Real e Really Real”. Una volta arrivata, la protagonista viene subito accolta da una sorta di segretaria che le consiglia di mostrarsi “compiaciuta e triste” per soddisfare i propri “follower” che la stanno letteralmente seguendo fisicamente nel corridoio mentre cammina.
Appena dentro la stanza, la ragazza incontra il ministro delle Relazioni Pubbliche Private (Mahershala Ali), il quale subito le dice che “la vita è una lunga applicazione” e le mostra un altissimo muro composto da fogli di carta che sembrano contenere ogni e-mail, tweet, like, messaggio e commento che la ragazza ha postato in tutta la sua vita virtuale sul web. Il ministro si propone quindi di esaudire un suo desiderio: l’essere figlia dell’attrice Natasha Lyonne. Veniamo a sapere, infatti, che una volta la protagonista ha scherzosamente chiamato Natasha “mamma” in un commento sui Social. Il desiderio diventa subito realtà ma dopo un incontro apparentemente felice tra le due ragazze, tutto pian piano sembra trasformarsi in un vero incubo…
Il corto si pone come intento quello di mostrare come i social media siano capaci di “offuscare le barriere tra l’ordinario e il famoso”. Cosa che in fondo, non dovrebbe risultare difficile da immaginare per chiunque non resista dal commentare affettuosamente ogni post di Kim Kardashan come se si trattasse della propria migliore amica o si senta intimamente coinvolto nella vita di Chiara Ferragni semplicemente guardando i suoi video su Instagram.
Mi raccomando, state attenti a cosa desiderate sul web perché, chissà, un giorno non lontano il desiderio potrebbe diventare realtà, e la realtà è spesso lontana dal mondo apparentemente perfetto dei social.