The Midnight Parasites, le mostruose delizie di Yōji Kuri

The Midnight Parasites, le mostruose delizie di Yōji Kuri

A vederlo oggi, The Midnight Parasites del maestro giapponese Yōji Kuri sembra uscito dal darkest dream delle zone più oscure di Youtube (nessuno ricorda Salad Fingers?). Invece questo cortometraggio risale al 1972 ed unisce l’animazione nipponica all’arte occidentale. Kuri, infatti, si è ispirato al Giardino delle Delizie di Bosch per i personaggi di questo inquietante video.

In un mondo surreale e desertico, una popolazione vagamente umanoide vive, muore, viene divorata, sacrificata, smebrata, ricomposta, rinasce, mangia merda e caga soldi, in una continua ridda fra vita e morte che si inseguono senza fine e senza pietà. Nonostante lo stile apparentemente semplice e “infantile”, The Midnight Parasites turba lo spettatore mettendo in scena atrocità gestite con imperturbabile serenità, come solo la Natura sa dimostrare. La colonna sonora rende l’esperienza ancora più inquietante.

Al ciclo naturale di cui sono preda le creature umanoidi, infinito e senza apparente reale motivazione, fa da contraltare una forte critica sociale. L’umanità raggiunge l’abisso della depravazione, in una società gestita da creature che di antropomorfo non hanno più nulla, simili a rane, che impiegano l’uomo come risorsa per lavori che non producono nulla se non altro lavoro, oppure come cibo. Esattamente come il Moloch industriale che in Metropolis di Fritz Lang si mangiava i lavoratori, in un brutale rito pagano al culmine della disumanizzazione della società. Non c’è scampo, però, nella visione di Kuri ed il Giardino delle Delizie diventa presto un inferno in terra.

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