The Lobster di Yorgos Lanthimos
E se essere single dopo una certa età fosse proibito per legge, pena la trasformazione in un animale a scelta? Questo è il primo, assurdo, assunto su cui si basa il distopico mondo alienante creato dal regista greco Yorgos Lanthimos per il suo nuovo film, The Lobster. Il protagonista, un sempre più bravo Colin Farrel nella parte di un uomo di mezz’età assolutamente normale, assiste impotente all’impossibilità di creare affetti obbligati, fino alla fuga che lo catapulta nel rovescio della medaglia: un mondo ribelle in cui è vietato avere affetti (e in cui ovviamente è più facile trovarli).
Il film è nettamente diviso in due parti, diverse per ritmo ed intensità (con la seconda parte che ne risente un poco). Regia attenta e coreografica, fotografia splendida e rarefatta, che spazia da citazioni di Tarkovskij a impressioni di Brughel, ed una colonna sonora perfetta rendono il film un piccolo capolavoro dell’assurdo, condito da uno humor nero e grottesco capace di far ridere anche delle peggiori violenze psicologiche a cui le ipocrisie legislative di questo mondo surreale sottomettono i protagonisti (e sono tante e psicologicamente violentissime, anche quando sono fisiche).
Alla base di tutto l’analisi della società in condizione estranianti, come già avveniva in Dogtooth e Alps: estremizzazioni di ipocrisie già presenti nella nostra società. Attento approfondimento di cosa siano i sentimenti e come si possano (o debbano?) provare, ma anche interessante divagazione sul linguaggio e sulla comunicazione (impossibile) fra esseri umani (strepitosi nella loro inutilità i dialoghi per “conquistare” gli altri single e non rimanere soli), dove gli unici “scambi di battute” veri e non ridicoli sono quelli fatti non con le parole, ma coi gesti.
Voto: 8+
[…] Miglior Sceneggiatura Originale (in cui ricadono anche quelle bombe che sono Hell or High Water e The Lobster, per dire). La storia è banalotta ed i dialoghi sono piacevoli, senza essere eccezionali. Neppure […]
[…] non premiano Efthymis Filippou e Yorgos Lanthimos per quel drammone di The Lobster, dimostrano di non capire nulla di cinema. Un film strutturato come una tragedia greca, che si […]
[…] l’armonia, il ritmo diventano elemento fondante dell’amore tra due persone; come in una delle scene più belle del film The Lobster (2015) quando i due protagonisti devono coordinarsi per ballare su una musica che l’altro non può […]