Un dolce struggimento, l’oceano, la nebbia atlantica calata sui lampioni accesi al tramonto. E' la saudade che Tabucchi racconta in "Viaggi e altri viaggi".
Che cos'hanno in comune la Bossa Nova e Ingmar Bergman? Apparentemente nulla, ma a pensarci bene, una parole: saudade. O, se preferite, l'amore che resta.