Sofar Sounds
Quando i concerti sono a casa tua (o del tuo migliore amico)
Quando vivevo in Irlanda c’era una cosa che più di tutte mi faceva veramente infuriare e andare fuori di testa: i turisti spagnoli che urlavano quando nell’angolo alla loro destra c’era un Lui bellissimo che strimpellava una chitarra con tutta l’aria malinconica di questo mondo, cantando una versione acustica di White Blank Page dei Mumford & Sons facendomi piangere come una bambina di tre anni che non vuole andare a dormire. Il Lui, che d’ora in poi chiameremo Pete, stava nel suo angolo a cantare mentre questi schiamazzavano neanche fossero stati allo stadio a vedere la finale degli Europei (cosa che aspetto con molta ansia per sentire i vicini di casa invocare ogni santo del paradiso). Insomma, cercando di evitare off topic, il problema è che quando uno è bravo, come Pete, si merita di avere qualcuno che abbia voglia di sentirlo cantare senza essere disturbato, soprattutto quando vedendolo su quel palchetto si prova una specie d’empatia per lui, Pete, il cucciolo d’uomo che sta suonando per la prima volta in pubblico, tutto rosso in viso con la tremarella e il piede che non tiene il tempo della canzone bensì quello del battito cardiaco infuriato. Tutto ciò è per dirvi che Rocky Start, Dave Alexander e Rafe Offer stavano pensando sicuramente a Pete e alla mia collera contro i turisti spagnoli quando hanno ideato Sofar Sounds ovvero SOngs From A Room. E cosa è Sofar Sounds? Beh, una cosa bellissima ma bellissima davvero.
Sofar Sounds nasce a Londra nel marzo del 2009 dopo una chiacchierata fra tre ragazzi il cui desiderio era smuovere la situazione dei live, quando nei pub ci sta Pete che suona il suo repertorio ma non gli viene data l’attenzione meritata perché emergente, perché non fa la cover di Albachiara ma manco di Smells like teen spirit. Per farla breve, Sofar Sounds è un modo per far continuare le persone a chiacchierare nei pub davanti a una birra ma soprattutto è un modo per ridare importanza alla musica dal vivo con i suoi artisti organizzando concerti in appartamenti privati, un contenitore, con la sua intimità, perfetto per dare spazio alla magia dei live. Perché i concerti di Sofar Sounds, se ancora non l’aveste capito, hanno luogo nella casa dei tuoi migliori amici e, volendo, persino a casa tua.
Dal 2013 Sofar Sounds è arrivato anche in Italia e da Milano ha presto raggiunto anche le città di Roma, Bergamo, Brescia, Roma, Verona e Palermo. Come funziona? Molto semplice. Ci si iscrive sul sito di Sofar Sounds per ricevere ogni mese una mail con un elenco delle città che hanno in programma un concerto nel mese successivo e se si trova qualcosa nella propria zona semplicemente ci si iscrive e si aspetta perché l’attesa, a Sofar Sounds, è la cosa che rende più interessante e intrigante il tutto. Per partecipare al concerto, infatti, bisogna scoprire se si verrà scelti perché gli appartamenti, purtroppo/fortunatamente, hanno una capienza massima e più di un certo numero non ci si può mica entrare. Gli iscritti, quindi, scopriranno solo 48 ore prima del concerto, tramite email, se potranno partecipare al concerto e, soprattutto, sapranno solo due giorni prima quale sarà la location del live nella città perché Sofar Sounds è soprattutto secret show.
Fin qui tutto chiaro ma son certa che vi state ancora chiedendo una cosa che poi è la più importante: chi suonerà? Beh, sorpresa! La cosa più interessante di Sofar Sounds è che fino a un minuto prima dell’inizio del concerto non si potrà sapere chi si esibirà sul palco improvvisato, un modo, questo, per omaggiare semplicemente la bella musica, una passione profonda per chi sa suonare uno strumento ma anche (e soprattutto!) per chi ama ascoltarla con tutta l’attenzione che un bravo artista si merita.
Sofar Sounds, nel corso degli anni, è diventato così bello e apprezzato da incuriosire non solo i Pete della situazione ma anche voci molto note del mondo della musica: qualche esempio? A New York, per Sofar Sounds, si sono esibiti i City of The Sun che se non conoscete dovete subito recuperare ascoltando Everything che secondo me è la più bella (mentre per la nostra Bice la migliore è Summerchild) ma per Songs from a Room si sono esibiti in varie città del mondo anche Karen O (Yeah Yeah Yeahs), James Bay, Bastille, George Ezra e tantissimi altri artisti come il nostro ormai adorato Pete che con la loro musica hanno fatto tremare le pareti di casa di persone che amano la musica e l’hanno voluta dentro le proprie mura per omaggiarla e godersela fino all’ultima nota. L’avete capito, quindi, cosa dovete fare ora? Rassettate casa e informate i vicini che ci sarà un breve via e vai in una delle prossime sere: per la buona musica si fa questo e ben altro!