Smoothie: la storia di uno dei più famosi attori non protagonisti dell’immaginario americano
Forse non tutti sanno che il primo smoothie è stato commercializzato negli anni Quaranta, precisamente da Waring Blendor, negli Stati Uniti. Nonostante ciò, fu solo tra gli anni Sessanta e Settanta che gli smoothie si diffusero in tutto il mondo, in particolar modo tra gli sportivi, gli amanti del fitness, i vegetariani e i vegani.
In mano alle star del cinema e della musica negli scatti rubati. Nelle colazioni di qualsiasi serie tv o film ambientati oltre oceano. In una delle scene più forti e divertenti dei Simpson quando Bart e Milhouse si congelano il cervello.
Esiste addirittura un portale che ha creato dei frullati ispirati ai film!
Nell’immaginario condiviso della Grande Mela pre pandemica, dove orde di impiegati e manager si reca(va)no ogni mattina a lavorare con il bicchierone in mano, che quando non è caffè può contenere una sola cosa.
Lo smoothie, appunto.
Letteralmente, in italiano, smoothie significa “vellutato, cremoso”. Molti lo confondono smoothie con i frullati, ma rispetto a questi ultimi la ricetta non prevede l’uso di latte o di yogurt, motivo per cui vengono apprezzati anche dai fan più sfegatati del veganesimo.
A tutta frutta
Lo smoothie è un’ottima soluzione per chi vuole consumare più frutta ogni giorno e smorzare la fame senza annoiarsi.
Citazione inevitabile, a questo punto:
Ehm. Ecco. Dicevamo.
Come accade per i succhi di frutta, uno smoothie richiede meno energia per le fasi di digestione e di assimilazione. Per prepararne un bicchiere bastano pochi ingredienti, purché freschi e di qualità.
Lo smoothie, contrariamente a quello che potreste aver pensato dall’immaginario collettivo di cui sopra (superstar in giro con bicchieroni, scrivanie sormontate da bicchieri trasparenti contenenti frullati dagli strani colori, ecc) non va consumato con eccessiva calma. Il rischio è quello di perderne gran parte delle proprietà!
Le ricette più semplici prevedono l’uso di frutta come banane, mela o kiwi, ma ci sono anche varianti più creative. Un’idea ottima per una merenda diversa dal solito può essere uno smoothie con mango e cocco, fresco e altamente nutriente, perfetta per combattere lo stress e il cattivo umore da metereopatia.
Come si può leggere in questo interessante approfondimento sul cocco dei Fratelli Orsero, infatti, questo superfruit è perfetto anche per chi fa sport (dato il suo alto contenuto di sali minerali) e, unito al mango, è la combinazione perfetta per dimenticare l’inverno per un po’.
A tutta f…ollia (che ci vuole)
Proprio per la loro consistenza, gli smoothie sono perfetti anche per mangiare cibi che mai avreste pensato di sorseggiare con una cannuccia.
Pensiamo ad esempio alle varianti con il cavolfiore, oppure a cibi come la rapa rossa o la zucca: utilizzando questi ingredienti all’interno di uno smoothie si avrà la certezza di fare il pieno di vitamine e antiossidanti, e allo stesso tempo rendere l’assunzione un po’ meno “antipatica”.
Speriamo sempre nella clemenza degli uffici legali dei comitati delle rape e delle cavolacee, che i ‘verdura gate’ ultimamente impazzano online. Avete presente quello che è successo dopo che Zerocalcare ha postato una striscia di fumetti sui carciofi? Ne è nata una bagarre, una lotta, una sorta di ortaggigate fumettistico e tanti altri fumettisti hanno risposto con strisce su altri ortaggi. Vedere per credere.
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