Potranno recidere tutti i fiori, ma non fermeranno la primavera
Avevo bisogno di una poesia che mi aiutasse a digerire la realtà. Ho scelto Nina Berberova.
Avevo bisogno di una canzone che calmasse la mia mente occidentale in subbuglio. Ho scorso tutte le perle che mi ha regalato Jay Bargiani e ho scelto Aphex Twin.
In case of emergency, press play.
Pare che sia di Pablo Neruda la bellissima frase “Potranno recidere tutti i fiori, ma non fermeranno la primavera”
Anche se da giovani ci avevano messi sull’avviso,
non abbiamo voluto un altro destino
Non lo abbiamo voluto.
e voi continuate di buon passo
a marciare in plotoni, facendo il saluto ai superiori.
Continuate, non ci interessa: la persistenza degli Ultimi è la primavera che rimane, che non può essere recisa
Io resterò con le cose non dette fino in fondo,
non cantate, non suonate, non scritte
fino in fondo.
Io resterò, Nina Berberova
Io resterò con le cose non dette fino in fondo,
non cantate, non suonate, non scritte
fino in fondo. Nella società segreta,
nell’associazione silenziosa dei ritardatari,
che vivevano nei fogli fruscianti
e ora parlano in un sussurro.
Anche se da giovani ci avevano messi sull’avviso,
non abbiamo voluto un altro destino
e, in generale, non ci è poi andata così male;
accade persino che ci credano sulla parola
quelli che hanno finito di ridere, di danzare.
Non siamo riusciti bene, come molte altre cose,
per esempio l’intera storia mondiale
e, come ho sentito dire, l’universo.
Ma come frusciavamo, lanciati nel vento!
Per cosa? È davvero importante?
Il bagaglio da un pezzo ce l’hanno rubato alla stazione
(così ci hanno detto) e i libri li hanno bruciati
(così ci hanno insegnato), il fiume si è interrato,
il bosco è stato abbattuto e la casa è andata a fuoco,
e si è coperta di cardi la collinetta
sopra la tomba (così ci hanno scritto),
e il vecchio guardiano da un pezzo non lavora più.
Non separate la forma dal contenuto,
e lasciateci ancora dire, mentre ci accomiatiamo,
che noi ci siamo rassegnati al nostro destino,
e voi continuate di buon passo
a marciare in plotoni, facendo il saluto ai superiori.
[…] è bastata la primavera romana coi primi gelati colanti e il ponentino stuzzicarello a fermarmi. Così, mentre fuori la […]