Over The Cover #16
La immaginate l’aria d’estate di un paesino di provincia?
A chi come me ci è cresciuto, non ho nulla da insegnare; a quelli che non ne hanno idea invece proverò a spiegarla in maniera un po’ confusa, come solo la sottoscritta sa fare.
Da ragazzina abitavo nel centro di Lanciano, una cittadina abruzzese di provincia di quelle abbastanza piccole da farti sembrare di conoscere tutti – quelle dalle quali finita la scuola vorresti scappare, perché ti senti soffocare, tanta è la voglia di perderti altrove – e abbastanza grandi da volerci tornare, perché alla fine sai bene che quei “tutti” non li conoscevi per davvero, come non conosci per davvero la città stessa. Quando dovevo uscire, e lo faccio ancora adesso, non mi importava quanto lungo sarebbe stato il tragitto, ma dovevo avere della musica nelle orecchie. Per forza. Quindi mettevo le cuffie, e magari di quei dieci minuti che mi bastavano per arrivare a destinazione, ne impiegavo nove e mezzo per scegliere accuratamente una canzone che avrei ascoltato solo per pochi secondi.
C’erano però delle sere, in estate, in cui le cuffie servivano a poco: scendevo le scale, aprivo il portone, e da qualche garage partiva la musica giusta. Senza perdere tempo nella scelta, senza che a nessun caro iPod morisse la batteria così, tra le mie mani. Musica dal vivo, e anche qualche imprecazione, ad essere sinceri.
Quegli stessi ragazzi che sudavano sugli strumenti, chiusi nei garage con 40 gradi, la loro musica l’hanno portata fuori. Hanno alzato la saracinesca, e l’hanno regalata a tutti facendo nascere quel bellissimo progetto che si chiama Over The Cover: una piccola minoranza immune dalla piaga sociale delle coverband si è tirata su le maniche e ha messo in piedi questo festival che con gli anni è cresciuto ed è diventato un appuntamento musicale fisso, allargando la famiglia e portando tanta buona musica da tutta Italia.
Gli appuntamenti di quest’estate saranno cinque, pieni di artisti da non perdere – Luminal, Voina Hen e Motta, per citarne alcuni – e saranno così belli che perfino Cristiano Godano (Marlene Kuntz) ha deciso che tra un paio di arrosticini e una birra il 15 Luglio salirà sul palco.
Se siete nei paraggi per obbligo o per scelta, se siete di passaggio, o se siete quelli che dall’Abruzzo fuggono tutto l’anno salvo tornare solo perchépoichilisenteimiei, per una volta posate quella cazzo di valigia e fermatevi. Scendete quegli scalini, fino al parco del Diocleziano, fate scivolare le cuffie sul collo, e ascoltate la musica dei garage. Ne vale la pena.