Oscar, politica, donne, ricchi premi e cotillon, venghino siori!
In ritardo sul programma, ma ci siamo. Tutto in una notte. Le elezioni, gli Oscar, il derby di Milano. Mentana impazzirà, poveretto.
E come ogni anno, ci ritroviamo a fare i pronostici più succulenti del web. Quelli che potete giocarvi alla Sisal sotto casa (poi offrite, però). E come ogni anno, ci ritroviamo a fare il solito cappello introduttivo su come gli Oscar siano prevalentemente un premio politico e non prettamente artistico. Quest’anno, poi, si tratterà di un premio cromosomico: la vicenda Weinstein ha talmente colpito il cinema americano, da rendere improvvisamente super favorite tutte le donne e i film che parlano di donne. Una solta di ribaltamento della quota rosa. Non si tratta di uguaglianza (quando mai?), ma di finto femminismo, che metterà solo una toppa minuscola nella frattura fra i sessi che imperversa nel mondo (non solo del cinema). Ciononostante, aspettiamoci molti discorsi agguerriti dal palco, in favore delle donne (e ce ne sarebbe sempre bisogno, peccato che servano a poco).
A questo proposito, vorrei ricordare la vicenda di The Disaster Artist, ingiustamente lasciato fuori dalla lista dei Migliori Film (nonostante il Golden Globe), a causa delle vicende private di James Franco. Lungi da me dire che Franco sia un santo, ma la sua esclusione pare dovuta ad accuse (non provate, non c’è processo, se non mediatico), di una sua ex che si è sentita “forzata” mentre erano appunto fidanzati. Da questo, altre donne hanno detto la loro riguardo al possibile sexual harrassment di Franco. Ripeto, senza alcun intento di giustificare condotte orribili, ritengo tuttavia che tali condotte andrebbero provate – come nel caso di Weinstein -, prima di crocifiggere (Roman Polanski aiutaci tu). Mi sembra superfluo ripetere che l’uguaglianza fra i sessi non si ottiene così (anzi).
Ok, ho finito con la sbrodolata iniziale. Eccovi la ciccia.
SIGLAAAAAA
Miglior Film
Della lista di 8 nominati, la gara si riduce a soli tre nomi, nello specifico: The Shape of Water, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri e The Phantom Thread. Gli altri esclusi a priori. Get Out, L’ora più Buia e Lady Bird semplicemente perché non sono all’altezza. Lady Bird è molto carino e godibile, ma non regge il confronto. The Post, Dunkirk e Call Me By Your Name potrebbero essere film da Oscar, ma per Spielberg siamo fuori tempo massimo (anche come amore da parte degli Academy) ed il film di Nolan viene presto oscurato dagli altri 3 nomi. Il film di Guadagnino in altre annate sarebbe andato fortissimo per il tema dell’amore gay. Ma quest’anno abbiamo le donne i primo piamo (e diciamocelo, non è decisamente il film migliore della lsita).
Tra questi tre, invece, la scelta è davvero ardua. In assoluto il film più accurato, elegante, al limite della perfezione è The Phantom Thread, ma temo non vincerà (è la storia di un UOMO, neppure particolarmente simpatico). Gli altri due sono entrambi incentrati su figure femminili forti e bellissime, entrambi girati con strepitosa capacità e sorretti da un’ottima sceneggiatura. Chi vincerà? Tre manifesti. Ma mi aspetto sorprese dal mostro di Del Toro, per il quale io comunque tifo incondizionatamente. Viva i mostri, sempre.
Chi vincerà: Tre manifesti a Ebbing, Missouri; ma attenzione a The Shape of Water…
Chi vorrei vincesse: The shape of Water. Ma The Phantom Thread merita di più, davvero.
Miglior Regista
Qui addirittura la gara si riduce a due soli concorrenti. La raffinatezza di Paul Thomas Anderson ed il genio mostruoso di Giullermo Del Toro. Greta Gerwig ci è molto piaciuta, siamo anzi contenti della candidatura, ma davvero non è al livello. È lo sdoganamento del cinema indie nei circuiti mainstream, funge anche da quota rosa, se vogliamo. Siamo molto contenti della sua presenza, ma la sua gara termina qui. Lo stesso vale per Jordan Peele. È bello vedere un film ed un regista “di genere” approdare alla finalissima delle finalissime, quindi ben venga la candidatura, perché offre il giusto posto a quel cinema spesso considerato “minore”. Per Nolan ci dispiace, perché questo è forse il suo miglior film, ma davvero non c’è storia rispetto agli altri due!
Dunque chi vincerà? Gara durissima. Punto su Guillermo Del Toro, ma senza alcuna certezza. Qualunque cosa Anderson faccia, diventa oro. Verrà forse “punita” la minore fruibilità di The Phantom Thread, ma stiamo davvero parlando di inezie: il film è strepitoso.
Chi vincerà: Guillermo Del Toro
Chi vorrei vincesse: Paul Thomas Anderson, se lo merita. (ma a me va bene anche Del Toro, ve lo dico).
Miglior Attore Protagonista
Vince Gary Oldman, non stiamo neppure a discuterne. Il suo Chruchill è straordinario (e l’unica cosa veramente bella del film) e poi gli Academy glielo devono. Non vado oltre (anche se Daniel Day-Lewis è sempre incredibile).
Chi vincerà: Gary Oldman
Chi vorrei vincesse: sempre lui. Eddai su.
Miglior Attrice Protagonista
Complicato, il pool è veramente di altissimo livello. Per esclusione, toglierei Saoirse Ronan. Meryl Streep ha quest’aria assonnata e poco concentrata per tutto The Post, creando una interpretazione magistrale di una donna non sempre forte, ma capace di decidere. Estremamente umana. Secondo me, però, non lo daranno a lei (ormai ne ha già vinti troppi). Margot Robbie crea un personaggio di rara profondità, ma ha recitato in un film di supereroi: non si danno gli Oscar a chi ha interpretato Harley Quinn. Ed è un peccato, perché sta diventando davvero brava.
Restano due fra le donne più forti del cinema contemporaneo, ciascuna a modo suo. Sally Hawkins si porta appresso una dolcezza ed una delicatezza nello sguardo impareggiabili. S’altro canto, la forza, la rabbia, e l’umanità di Frances McDormand hanno colpito tutti coloro che l’hanno vista. Difficilissima scelta.
Chi vincerà: Frances McDormand (dai punto su di lei)
Chi vorrei vincesse: Sally Hawkins e Margot Robbie
Miglior Attore non Protagonista
Date una cazzo di statuetta a Sam Rockwell! Dai, su, di cosa stiamo parlando? Non si discute. Potrei accettare al massimo un premio ex-equo con il parrucchino di Richard Jenkins.
Chi vincerà: Sam Rockwell
Chi vorrei vincesse: Sam Rockwell, cazzo. Altrimenti vi vedrete manganello alla mano entrare nei cinema di LA sfondando le porte a vetri.
Miglior Attrice non Protagonista
Da sempre uno dei pronostici più complessi. Spesso usato per premiere i grandi esclusi. Allison Janney confermerebbe i trend dei Golden Globes, ma io punto su Laurie Metcalf, la mamma di Lady Bird. La sua interpretazione è dura e toccante allo stesso tempo, uno splendido ritratto di madre, con tutti i problemi reali delle madri.
Chi vincerà: Allison Janney
Chi vorrei vincesse: Laurie Metcalf
Miglior Sceneggiatura Originale
Non darla a Tre Manifesti sarebbe un delitto insanabile. Non voglio neppure pensarci. Abbiamo apprezzato Lady Bird e anche The Shape of Water, ma siamo su un altro livello.
Chi vincerà: Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Chi vorrei vincesse: sempre loro
Miglior Sceneggiatura non Originale
Verosimilmente l’unico premio serio che Call Me By Your Name si porterà a casa. Abbiamo già detto che The Disaster Artist non vincerà, a causa di James Franco. È un vero peccato.
Chi vincerà: la pesca di Call Me By Your Name
Chi vorrei vincesse: The Disaster Artist, anche se James Franco è insopportabile
Miglior Film d’Animazione
Ormai una sorta di “Premio Pixar”. Chiaramente vince Coco, facile facile. Ma Loving Vincent andrebbe fatto vedere nelle scuole. Davvero.
Miglio Film Straniero
Una selezione di grandi film, forse anche meglio dei nominati per Miglior Film. Andrebbero premiati tutti e scegliere è davvero complesso. Mi piacerebbe molto venisse premiato A Fantastic Woman, ma temo che The Square la spunterà alla fine. Zvyagintsev fa sempre film splendidi, ma pesanti. La candidatura è scontata, la vittoria molto meno.
Miglior Fotografia
Se neppure stavolta premiano Deakins, alla quattordicesima candidatura, succede un finimondo. Per cui il mio voto va a lui e a Blade Runner 2049. Tanti saluti a Dunkirk e a casa.
Miglior Montaggio e Miglior Montaggio sonoro
Dunkirk, ovvio. Messi insieme perché non ho alcun dubbio
Miglior Scenografia
The Shape of Water o, alla peggio, Blade Runner 2049. Non vorremo mica darlo a La Bella e la Bestia, vero?
Miglior Colonna Sonora
The Shape of Water rulez. Desplat è il mio candidato; posso eventualmente accettare un premio alla carriera ad Hans Zimmer, ma no, Vince Desplat.
Miglior Canzone Originale
Ok, il mio sogno è che “Remember Me”, da Coco, soffi il premio a Sufjan Stevens con “Mistery of Love”. Non accadrà, ma sarebbe memorabile. Berrò alla tua salute, Coco.
Miglior Sonoro
Vincerà giustamente Dunkirk. Ma lo vorrei dare a Baby Driver. Perché sì, sarebbe giustizia.
Ok, il grosso dei premi lo abbiamo coperto. I book-makers sono ancora aperti e potete iniziare senza problemi il vostro drinking-game per la Maratona Mentana.
Buona notte e che le stelle risplendano su LA (e non su Roma, in numero di 5).
Bellissimo articolo, complimenti! Dalle tue parole mi è proprio venuta voglia di visitare questa zona della quale purtroppo non si sente molto parlare. Tra tutte le cantine nominate conoscevo solo Dal Maso e la loro garganega Cà Fischele ma a questo punto inizierò un viaggio enogastronomico per conoscere meglio questi colli berici senza la i davanti .lol