5000 Odissea nello Spazio
Il manuale di istruzioni del Nokia 5000 è la storia del mondo, l’atlante delle emozioni umane, la rivelazione dello spirito.
Ogni uomo sulla faccia della terra vive per trovare un senso che lo elevi dal mero sopravvivere. Eppure tutti gli istinti più intimi e originari sono quelli che ti spingono lontano dai pericoli, che ti fanno cercare di salvare te stesso. E’ per questo che il manuale di istruzioni del Nokia 5000 parte proprio dalla “Sicurezza”, un intero capitolo.
“Non usare il dispositivo quando può causare interferenze o situazioni di pericolo.”
Si comincia invocando la musa per la protezione dei lettori, eroi multiformi a cui è consegnata un’ arma letale nelle mani protese. Non si scherza.
Il secondo paragrafo è titolato “Memoria condivisa”. Si svela senza indugi la natura epica del nostro manuale.
“Le seguenti funzioni di questo dispositivo potrebbero condividere la stessa memoria.”
L’epica richiede la tradizione orale delle storie e dei valori. Ogni vicenda è arricchita tutte le volte che un diverso aedo la racconta, a raccogliere tradizioni di diversi luoghi ed età, in un unico logos narrativo che scorre dall’origine del mondo.
Il manuale entra subito nel vivo. Il terzo capitolo è un avvertimento, richiama congiunzioni astrali, “Calamite e campi magnetici”.
“Tenere il dispositivo lontano da campi magnetici, in quanto potrebbero provocare l’attivazione indesiderata di alcune applicazioni, quale, ad esempio, la fotocamera.”
Le leggende epiche lasciano misteri insondabili, conseguenze magiche alle quali non possiamo sottrarci nemmeno ai nostri giorni, nemmeno nell’età del progresso. Come tra i dolmen di Stonehenge, non indugiare troppo: potresti svelare la realtà, accendere fotocamere, vedere ciò che non è dato vedere agli uomini.
Si passa quindi a un capitolo enigmatico ma profondo, “Modalità di attesa”.
“Quando è pronto per essere utilizzato e non è stato digitato alcun carattere, il telefono cellulare si trova in modalità di attesa.”
I segni del destino si ottengono solo aspettandoli. Il vero eroe è colui che ha pazienza. Chi conosce il rituale della interpretazione del fondo della tazzina del caffè turco lo sa. Quando hai finito di bere il tuo caffè, che rimane solo terra, metti il piattino a faccia in giù, coprendo la tazzina, e rovescia il tutto, secondo la tradizione. A questo punto aspetta con pazienza che il fondo della tazzina perda calore, fino a che diventi freddo. Solo allora il tuo Tiresia prenderà la tazzina per leggerne il fondo. Possono passare anche anni, l’eroe semplicemente si ferma e lascia che il suo futuro si sveli.
Manca ancora molto per concludere il nostro viaggio. Il prossimo paragrafo parla dell’“Altoparlante” e mette all’erta il viaggiatore che ricerca la via.
“Non tenere il telefono vicino all’orecchio quando l’altoparlante è in uso, in quanto il volume potrebbe essere troppo alto”.
Al giorno d’oggi cerchiamo facili risposte, siamo nell’età dei populismi. Cerchiamo altoparlanti, qualcuno che ci dia chiare istruzioni su come vivere. Eppure, il volume potrebbe essere troppo alto, potremmo farci ipnotizzare da bellezze ingannatrici, potremmo perdere molti piccoli segni di una verità più profonda della vita. Il vero eroe epico disdegna i grandi proclami dei re, resiste al richiamo delle sirene.
“Scrittura del testo”.
“Per impostare la lingua utilizzata per la scrittura, selezionare “Opzioni > Lingua Scrittura”
Aaah è qui che iniziano le insidie. La tecnica umana, che, mortale, vuole imprimere dei segni permanenti nella pietra, prende il posto dello spirito divino, che scorre senza poter essere scritto. A salvarci dal peccato di ubris rimane l’endecasillabo, la forma che più permette al racconto di rimanere vivo e in continua evoluzione, e sfuggire all’“atto notarile miserabile” della scrittura.
Passiamo alle opzioni sulla “Rubrica”.
“E’ possibile memorizzare i nominativi e i numeri telefonici nella memoria del telefono cellulare o nella memoria della carta SIM.”
Dal latino “ruber”, rosso. Nella cultura ottomana era fortissimo l’interesse alla miniatura. “Il mio nome è rosso” di Pamuk ci racconta la miniatura nel tempo dei sultani. L’attenzione maniacale ai dettagli. I miniaturisti migliori venivano accecati e continuavano a disegnare prendendo ispirazione dal paradiso che, senza avere più la vista sulle cose del mondo, ora potevano finalmente intravedere. Il minio, minerale rosso da cui la miniatura prende il suo nome, era usato per colorare variamente le parti più importanti del testo, quali il titolo, la prima lettera. E’ da questa prima lettera che ci arriva il nome ‘rubrica’, impregnato di storia del mondo.
Il capitolo “Collegamenti” richiama nessi.
“I collegamenti personali consentono di accedere rapidamente alle funzioni del telefono cellulare utilizzate più di frequente.”
Richiama Nessi, mostro delle acque. La paura della relazione, di affidarsi a un altro. Di allontanarsi dalle logiche del mondo, le logiche del giudizio, che ci danno false sicurezze. Il tempo di Ulisse e Achille è stato descritto come “Civiltà della Vergogna”: vigevano indiscutibili modelli positivi di comportamento, se trasgredivi ti vergognavi di fronte alla società. Il mondo poi è cresciuto e si è passati alla “Civiltà di Colpa”: non ci sono più regole assolute, ma esiste la coscienza di ciascuno, che permette di elaborare il male e riconoscere il bene. Oggi siamo tornati alla civiltà di Vergogna, dove contano i like che ti guadagni.
Si arriva quindi alla conclusione, sontuosa e commovente. “Batteria”, Una parola meravigliosa.
“Il dispositivo è alimentato da una batteria ricaricabile”.
La batteria è in generale un insieme di elementi preordinati a un certo scopo. Può essere un’unità di artiglieria, possono essere gli strati complessi nelle batterie elettriche, oppure il gruppo di pelli e piatti da cui evocare un ritmo fisico. “Batteria ricaricabile” è quindi un concetto potentissimo, big bang originario, ri-creazione e vita.
Il nostro manuale finisce con una potente celebrazione dell’inizio. Tutto scorre in un eterno ritorno, non esiste una destinazione, quello che conta è percepire la bellezza e l’energia del momento. La vita è più bella con la batteria, la vita è più bella, così sia.
Nokia 5000, Manuale d’uso
Generazione BB5.0, 2008