Lussemburgo in autunno: cosa vedere in un weekend
A circa un’ora e venti di volo da Milano si nasconde un paesaggio fiabesco, talmente pulito e ordinato da sembrare quasi irreale. Non so perché in cotanto girare non fossi ancora approdata in Lussemburgo – le malelingue direbbero “perché non c’è una cippa lippa da fare!”. Ed eccoci qui per smentirle.
Dal centro storico alle Casematte del Bock
La giornata inizia con una colazione da Konrad Café, giusto per dare il via al weekend in un’atmosfera vintage ricercata, un po’ chic un po’ radical un po’ Berlino però pulita. Stile molto accogliente, cibo tanto buono quanto expensive, personale molto gentile. Del Konrad mi ricorderò la sala di sotto, quasi un’alcova per hipster francofoni, con le poltrone di velluto (o di pelle) e un matcha latte da campioni. Ci lasciamo il cafè dietro le spalle e iniziamo una breve passeggiata che ci porta a Place d’Armes e Place Guillaume II, il cuore della città con il suo mercato alimentare. Qui si può sbirciare tra bancarelle di prodotti tipici, sentirsi un po’ local e provare a immaginarsi portare a casa il pane fresco sottobraccio e 45kg di formaggi locali.
Da lì, si passa alla Cathédrale Notre-Dame: una bellezza gotica che ha il potere di teletrasportarti in un’altra epoca. Merita una visita, almeno da fuori, il Palais Grand-Ducal, imponente ed elegantissimo, prima di prendere la direzione del Chemin de la Corniche, uno dei punti di forza della città! In qualsiasi guida e consiglio sul Lussemburgo, troverete sul podio, a ragione, questa passeggiata panoramica che regala una vista spettacolare sulla valle dell’Alzette, circondata da case pittoresche e rigogliosa vegetazione. Ancora meglio se, come me, vi capita di visitare la città in autunno, così da assistere a un foliage (quaaasi) degno di un’alta langa piemontese. Qui potrete, anzi, dovrete fermarvi ogni tre passi a fotografare il panorama e voi stessi, poi voi stessi e il panorama.
Pranzo all’Ennert de Steiler: piatti locali in un ambiente che sembra uscito da un quadro. Locale che vi attrarrà già da fuori, perfetto per ricaricare le energie prima di addentrarsi nelle Casematte del Bock. Con la Luxembourg Card in tasca, entriamo gratuitamente in questa storica rete di gallerie sotterranee e nella storia militare. Avvertenza: astenetevi se soffrite di claustrofobia, lo dico per la vostra sanità mentale. Non è paragonabile alla Napoli sotterranea, per intenderci, ma la scala a chiocciola per scendere è piuttosto ripida e sembra non terminare mai. Salvo poi farlo, a momenti dallo svenimento.
Nel pomeriggio, chi sono io per evitarmi una pausa da Le Friauet’s per un calice di vin brûlé? E via verso l’ascensore panoramico Pfaffenthal, che ci porta nel Grund, la parte più bassa della città. Dai, il Grund è magico, ammettiamolo! Con le sue stradine e i ponti sospesi sul fiume, è una delle zone più belle di tutto il regno. A questo punto, devo fare un brevissimo coming out sperando che i miei amici non siano arrivati a leggere fino a qui: abbiamo preso il trenino (sì, quello iper turistico con 8 lingue per audioguida) per visitare il Grund. E francamente mi è piaciuto, ok, l’ho detto.
Per recuperare un po’ di dignità, però, mi sono rifugiata nel più turistico (e assolutamente meritevole) Scott’s Pub. L’ho preferito alle enoteche più chic e pettinate che, con grande sforzo di stile, ho testato la sera dopo.
Un salto a Remich, principalmente per le Caves St Martin
Sveglia presto la mattina successiva e colazione al volo vicino alla Gare Centrale: oggi si va a Remich, ridente cittadina di ben 4mila abitanti al confine con la Germania. L’idea è quella di immergersi nelle atmosfere della valle della Mosella, il fiume che, appunto, segna il confine tra Lussemburgo e Germania.
Con l’autobus (linea 175) – puntualissimo e gratuito, pensa te – si arriva a destinazione in circa 50 minuti. Remich è ovviamente famosa per la produzione vinicola, come già si è potuto notare nel tragitto fino a qui. Per questo, non perdiamo l’occasione di visitare le Caves St Martin, dove scegliamo di partecipare a una degustazione guidata con altre 10 persone circa.
La visita per noi si rivela non solo interessante, ma anche sorprendentemente piacevole: la nostra guida, giovane e con un inglese impeccabile, è preparatissima e ha quel tocco di ironia che ti tiene incollato anche quando si parla di lieviti e affinamenti (vabè, incollato è un parolone…diciamo almeno sveglio, ecco). Ho apprezzato anche la gestione dei prezzi, che già temevo essendo in Lussemburgo, invece sono onesti sia per la visita che per l’acquisto delle bottiglie, anzi, se avete la Luxembourg Card, l’ingresso è gratuito. La cantina è soprattutto nota per la produzione di crémant, come del resto la zona attorno, quindi vi consiglio di provare uno dei loro cavalli di battaglia, il Crémant de Luxembourg Brut (anche in versione rosè).
Di ritorno nella città del Lussemburgo, chiudiamo la giornata con una cena alla Brasserie Restaurant L’Hêtre Beim Musée, con un menù buonissimo, curato nei minimi dettagli, come l’ambiente e il servizio. Anche il giardino fuori sembrava stupendo, ci toccherà tornare, magari con temperature più miti. Nota di redazione: le porzioni sono generose, decisamente da stomaci allenati.
Info pratiche da sapere
Trasporti pubblici gratuiti: dal 2020, Lussemburgo è il primo paese al mondo a offrire trasporti pubblici completamente gratuiti su tutto il suo territorio. Che tu prenda il treno, l’autobus o il tram, puoi spostarti senza pagare un biglietto! Olè! (Quindi se potete, evitate di essere spennati dal taxi da/per aeroporto).
Luxembourg Card: se già avete in mente di girare molto, può aver senso acquistarla, perchè vi farà risparmiare parecchio. Include l’accesso gratuito o scontato a oltre 90 siti e attività diverse, come il noleggio di e-bike e l’accesso al minigolf (LOL, davvero).
- La carta si può acquistare per 1, 2 o 3 giorni
- La Luxembourg Card può essere utilizzata sotto forma di QR code sul proprio cellulare o stampata
- Si attiva tramite scansione ed è valida fino a mezzanotte dello stesso giorno presso tutti i partner della Luxembourg Card
- Deve essere presentata per la scansione a ciascun partner della Luxembourg Card prima di poter usufruire dell’offerta corrispondente
(#Suppliedby visitluxembourg.com)
Dove dormire: posso consigliare Hotel Kazakiwi – 13, rue de Strasbourg, Luxembourg – qualità-prezzo buona, anche considerando la posizione: 10 minuti a piedi dal centro della città vecchia, un minuto dalla stazione centrale (Gare Centrale).
Occhio alla domenica: la maggior parte dei negozi del centro storico sarà chiusa!