“Fonti di energia, soffitto di neon per Italia 61”, di Lucio Fontana, è attualmente esposto in HangarBicocca a Milano, e ti trasformerà in moscerino.
Un moscerino nella notte scura
che vuole bere la luce che vede
e se ne vuole impregnare le membra
perderci dentro la propria coscienza.
La vibrazione percepisce intorno
come quando l’organo all’improvviso
smette di dar fiato alle canne alte
ma ancora ti sembra di udirne il suono.
Molti lo studiano, fanno teorie
nessuno ancora capisce perché
questo animale va verso la fiamma
attratto con tutta l’anima sua
verso la morte, la fine dei sensi.
Alcuni dicon che cerca la luna,
fino da prima che l’uomo esistesse
e quando trova la fiamma fatale
per lui è come trovare un messia
perché i suoi avi lo avevan cercato
lo avevan fatto da quando son nati.
Altri raccontano che le radiazioni
che parton dalla fiammella accesa
hanno frequenza che pare la stessa
dei feromoni delle loro donne
e che gli accende la voglia di dentro.
Esiste infine un gruppo ristretto
che riconduce il motivo alla fame:
lui vuole sangue di un caldo animale
e punta la fiamma per farne un bottino.
Ma non è l’origine, nè la passione,
ne il desiderio di usar pungiglione
al moscerino gli piace la luce
se ne innamora, si sente appagato,
più di sè stesso più di ogni altra cosa
e a quest’amore celeste e divino
semplicemente non può rinunciare.
La mostra di Lucio Fontana in HangarBicocca ti fa reincarnare nel corpo minimo di un insetto in una notte primitiva, all’alba del mondo. Se ci andate vestiti di nero, sarete cicala invisibile, se ci andate vestiti di bianco, sarete lucciole e brillerete. Vivrete il fenomeno del M’illumino d’immenso o Fototassi, irrazionale e inutile come l’estasi.