L’inutilità del guardaroba nelle discoteche UK

L’inutilità del guardaroba nelle discoteche UK

Breve guida su come vestirsi per andare a ballare nel Regno Unito confondendosi bene tra la massa ma rischiando la polmonite

A Glasgow fa freddo. Non fa più freddo che nella mia Pianura Padana in inverno, ma fa costantemente freddo. Eppure, in una qualsiasi serata piovosa e in cui il termometro non va sopra i 4 °C le vedi camminare (o almeno provarci) per Sauchieall Street sui loro tacchi pagati 20 pound da Primark, con addosso la loro gonna e un crop top. Fine. Niente giacca. Niente sciarpa. Niente calze. Per quanto io piano piano stia cominciando ad abituarmi alle usanze scozzesi non riuscirò mai a comprendere come accidenti fanno le locals a non congelare. Una parziale spiegazione in realtà esiste, ed è tutto l’alcol che hanno in circolo dopo il pre drink consumato prima della night out. E poi ci sono quei 2 pound da pagare per la cloackroom, soldi che “potrebbero essere benissimo risparmiati e reinvestiti in un vodka e coke” .SALT1

 

L’anno scorso ho avuto una conversazione surreale con una scozzese che mi ha candidamente detto “la giacca la lascio a casa che se poi mi ubriaco me la dimentico nel guardaroba e poi non la trovo più”. Ed è così che è iniziato il mio processo di straniamento, la mia faccia allibita a questa affermazione dove altrove sarebbe la reazione normale, qui è strana. Sono io quella diversa che esce con i jeans, le calze e quando fa più freddo anche il parka.

Avete presente come escono conciate le ragazze del Geordie Shore? Ecco, non è raro vedere veramente le ragazze andare a ballare così, perciò oltre all’assenza della giacca, bisogna prendere in considerazione anche il fatto che i vestiti che indossano non coprono una sufficiente superficie epidermica per proteggersi dal freddo. Il crop top spopola, la gonna stretta a vita alta anche, andare a ballare in jeans è considerato poco cool. Più pelle si mostra, meglio è.

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Anzi mi correggo, più pelle abbronzata si mostra, meglio è. Si perché se vuoi mostrare le gambe, devono essere arancioni. Si, qua è considerata un must have la fake tan, da usare su qualsiasi centimetro di pelle in mostra. E il viso non deve essere da meno, kili e kili di fondotinta, matita e mascara. Tutte belle e tirate fino a quando non le vedi alle 3 del mattino ordinare visibilmente ubriache una porzione di chips da Kings con tutto il make up colato, assomigliando più a It che a Kim Kardashian.

Non solo Charlotte e Holly del Geordie Shore vestono così
Non solo Charlotte e Holly del Geordie Shore vestono così

Nudità e trucco più che pesante a parte, c’è anche quell’ossessione assurda per le sopracciglia, non importa che tu non assomigli neanche lontanamente a Cara Delevigne, le tue sopracciglia devono essere folte ma perfettamente definite, esattamente come le sue. Peccato che le ragazze non siano tutte estetiste/make up artist e che quindi i risultati spesso al limite tra il ridicolo e l’inquietante. E poi i capelli, rigorosamente cotonatissimi che a volte mi chiedo se i 2000s siano i nuovi 60s. In ultima analisi non bisogna dimenticare il must have: i tacchi. Non è importante che tu ci sappia camminare. Non è importante il fatto che berrai così tanto da non riuscire a reggerti in piedi, figuriamoci su 10 cm almeno di trampolino. Non è importante il fatto che te li toglierai a metà serata e ballerai scalza su pezzi di bicchieri che qualcun altro ha gettato in terra una volta finito il drink tagliandoti e iniziando a sanguinare copiosamente (si, ho assistito anche a questo). Non importa se quando ci cammini sopra tu ti senti Kate Moss che sfila sulla passerella mentre gli altri ti vedono più come un t-rex. Non hai scuse, devi indossarli.

SALT3A me fa sempre tutto molto ridere, in fondo queste giovani donzelle si sveglieranno il mattino seguente al massimo molto hungover, il trucco colato, un po’ di tosse e il naso un po’ chiuso. Forse la mia in realtà è tutta invidia causata dal fatto che quando avevo 15 anni mi è bastato fare una lezione di ginnastica in pantaloncini corti per prendere la polmonite e soprattutto perché non riesco a camminare più di 10 secondi sui tacchi senza rischiare di rompermi l’osso del collo.

Conoscete il detto when in Rome, do as the Romans do? Ecco, se per molti aspetti mi sto conformando con la cultura scozzese, purtroppo (o per fortuna) il look da night out non mi è ancora molto congeniale, tanto che puntualmente vengo identificata come spagnola/italiana/francese più per il mio outfit che per il mio accento (su quello penso di aver toccato il fondo quando mi hanno chiesto se ero di Israele……….)
Penso che col tempo mi abituerò ad indossare le stesse cose che indosso per uscire in Italia quando ci sono 35 gradi qui in Scozia con 10. O forse semplicemente inizierò a bere anche io 3 vodka and lemonade prima di uscire, a chi servirebbe la giacca a quel punto?

 

Domiziana Manfredini

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