Lick the Star, di Sofia Coppola
Negli esordi si annida sempre un presagio del futuro ed è interessante scoprirlo nei primi lavori di registi ormai famosi, che spesso sono passati per il cortometraggio, come prima espressione della loro arte. Lick the Star è uno dei primi lavori di Sofia Coppola, uscito un anno prima che venisse girato Il Giardino delle Vergini Suicide, di cui è, idealmente, l’antefatto; o meglio la prova tecnica.
Questo corto di poco più di 13 minuti, infatti, contiene già molte delle tematiche dei successivi film della Coppola, su tutti il senso di solitudine ed isolamento anche in mezzo alla folla, che percorre tutti i film della regista. L’adolescenza e la difficoltà di vivere questo periodo della vita sono il fulcro del film. La vicenda ruota intorno ad una fragile sorellanza di ragazze, che precede le Vergini, ed alla loro “Queen Bee”, titolo ambito quanto fugace e soggetto a cambiamenti.
Un lucido bianco e nero e la recitazione di giovani attrici non professioniste (il corto è stato tutto girato in un liceo americano, usando come attrici le studentesse – e chissà quante invidie fra di loro!) rendono Lick the Star il perfetto tassello d’inizio del mosaico Coppola, con una serie di rimandi interni (la sequenza iniziale in macchina) che accompagneranno la regista nei sui successivi film. Ed offrono, inoltre, uno spaccato di atmosfere degli anni ’90, col grunge alla fine e le sonorità del nuovo millennio alle porte, come sottolinea una colonna sonora sempre azzeccata.