Le parole sono importanti!

Le parole sono importanti!

le parole sono importanti

“Le parole sono importanti!” diceva Michele Apicella, il personaggio di Nanni Moretti, in Palombella Rossa.

Considero valore riuscire ad esprimersi con le parole giuste. Considero valore gli scrittori che adempiono ad una delle funzioni della letteratura, quella di creare un linguaggio bello tra le persone, utilizzando le parole giuste, magari perfino al momento giusto.

E non c’è bisogno di allontanarsi tanto da casa per trovare scrittori che diano grande valore alla parola, ne abbiamo anche in Italia, e uno su tutti è Erri De Luca.

Erri De Luca mi ha conquistato proprio con il suo elogio alla parola, il suo libretto AlzaiaIn Alzaia, ogni pagina è dedicata ad una parola: Agguati, Cardini, Esecuzioni, Indifferenza, Nuvole, Operai, Ricordo, etc.

Di ogni parola, l’autore indaga il significato più profondo, più puro e più vero, commentandola con aneddoti, etimologie e storie. Erri De Luca non mette mai una parola dopo l’altra per caso. In ogni libro, in ogni poesia, in ogni discorso sceglie le parole con la cura con cui i pescatori selezionano le perle.

In un paese come l’Italia, dove il 47% di noi è analfabeta funzionale, considero valore uno scrittore che rende giustizia, sempre e in ogni caso, alla lingua più bella del mondo.

Valore, di Erri De Luca

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto




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