La Satira a fumetti tra fascismo e religione | Intervista a Stefano Antonucci.
Effettivamente è passato un po’ di tempo da questa intervista, colpa mia. Era il Cartoomics, prima fiera in cui entro con il pass stampa (yeeee!), quindi nelle prime settimane di marzo. Fresca di risultati elettorali ne approfitto per contattare un paio di autori (il secondo lo scoprirete..) per fare due chiacchiere che unissero fumetti e situazione politica attuale. Devo dire che non è stato difficile pensare a Stefano Antonucci, autore in un duo oramai rodato assieme a Daniele Fabbri, che avevo già recensito in passato in occasione dell’atto vandalico organizzato da simpaticissimi fascistelli contro lo stand di Shockdom al Romics 2016, reo di esporre il primo numero del loro “Quando c’era LVI”.
Oh fatto sta che l’ho contattato, mi ha risposto, e siamo andati a berci una cosa, che poi sono diventate due o tre cose, e cavolo se mi sono divertita. Ora, riassumere una chiacchierata di 4 ore in queste poche righe è un’impresa davvero ingrata, ma sappiate che ne sono uscite di tutti i colori a partire da: io “Lasciami dimostrare che non tutti i brianzoli sono leghisti. Eppoi io sono mezza emiliana e mezza salentina.”, lui “Peggio, un incrocio tra Casini e D’Alema”, quindi riempite gli spazi a piacere.
Come sono andate le cose dopo lo spiacevole episodio del Romics per “Quando c’era LVI”? Avete avuto altre difficoltà?
Episodi del genere non si sono più ripetuti. Certo che ad ogni conferenza o presentazione in cui ci siamo trovati a parlare c’era sempre qualche tizio splendido che si presentava con una Coca-Cola per farci lo scherzone e devo dire che ho temuto che potessi fare la stessa cosa anche tu! In questo periodo di campagna elettorale, in cui si è tornati a parlare prepotentemente di fascismo, come avevamo previsto, siamo andati parecchio in giro a presentare il fumetto. Ci hanno anche invitato a Nardò, in Salento, dove Casa Pound ha preso qualcosa come l’8% dei voti e se ne vedranno delle belle (NDR la presentazione è stata qualche giorno fa e a quanto mi risulta l’autore è ancora vivo quindi ottimo risultato!). Di previsioni azzeccate, in passato, ce n’era stata anche una quando lavoravo per una rivista online chiamata ScaricaBile, quella volta riguardava Grillo.
NDR: In “Quando c’era LVI” c’è anche un’altra previsione, quella dell’elezione del Senatore Iwobi! (Le cancellaure servono ad eludere l’infallibile algoritmo di Facebook..)
Ultimamente è uscito, sempre per Shockdom, “Il Piccolo Führer”, un piccolo libro illustrato che in copertina riporta come autore lo stesso Adolf Hitler (pazzesca la faccia della commessa della libreria quando se l’è trovato in mano senza sapere cosa fosse). Come è nata l’idea di questa storia?
Essenzialmente volevamo dimostrare come anche l’idea più abominevole e malvagia, come il nazifascismo, potesse risultare accettabile se esposta in modo leggero e semplificato. Per cui abbiamo scelto il libro più buonista e celebre che ci venisse in mente, ovvero “Il Piccolo Principe”, e lo abbiamo riscritto pensando di mettere come protagonista un Piccolo Führer che riassumesse, nei vari capitoli, i principi del nazifascismo con una retorica semplificata e buonista. Coincidenza, o segno del destino, era oltretutto che proprio in quel periodo erano scaduti i diritti di autore de “Il Piccolo Principe”. Siamo stati anche citati a giudizio da una fondazione legata al Piccolo Principe che però ha perso e ha anche dovuto pagare le spese processuali (NDR ride sotto i baffi). L’idea di fondo, comunque, è stata per ispirazione da un pamphlet di Jonathan Swift (NDR che probabilmente conoscerete per “I viaggi di Gulliver”) chiamato “A modest proposal” in cui il pastore Irlandese proponeva, in modo ovviamente satirico, di risolvere l’estrema povertà delle famiglie proletarie irlandesi mettendo in vendita i loro figli al mercato in modo che potessero diventare cibo per le ricche famiglie inglesi.
Quali progetti avete per il futuro? Avete già qualche nuovo fumetto pronto per essere pubblicato?
Stiamo parlando proprio in questo periodo con l’editore che sarà Feltrinelli Comics. Daniele, oltre che autore di fumetti, è anche un autore e comico di Stand-Up Comedy e negli ultimi anni ha portato in giro uno spettacolo chiamato “Il Timido Anticristo” che parlava della propria infanzia vissuta in una famiglia profondamente credente e della rottura che poi c’è stata. La Stand-Up Comedy non è molto diffusa in Italia, Daniele è uno dei pionieri del genere e all’inizio c’era stata la paura che di alcuni temi non si riuscisse a ridere, ma ha avuto successo. L’idea di portare un monologo su un mezzo completamente diverso come il fumetto mi stuzzicava da un po’, così abbiamo deciso di scrivere questa nuova opera.
Senti, lo devo fare, una domanda che non può mancare in tutte le interviste di noi di SALT è: cos’è per te il sale della vita?
Beh dopo una serata del genere direi l’alcol e tu stasera me ne hai offerto tanto!
Oh se lo incontrate in una fiera sapete come accaparrarvelo, intanto posso consigliarvi di non perdervi una chiacchierata con lui anche se non riuscirete mai ad avere l’ultima parola in uno scambio di battute!