In sala d’attesa con i Kings Of Leon

In sala d’attesa con i Kings Of Leon

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Ci siamo. Non fate quelle facce, sapevamo tutti che sarebbe successo: l’estate è praticamente finita, inutile piangere, fare finta di niente, non volersi rassegnare e magari per protesta uscire in bikini fino a Novembre (giusto per vedere quei 38 gradi almeno sul termometro). Posate quegli ombrelloni, rimettete la crema solare nella fondina, e aspettate.

Sì, perché sta per iniziare quella che io chiamo la sala d’attesa: tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno c’è quel limbo dantesco tra le rassicuranti sbronze in ferie e il (vecchio o nuovo) lavoro, tra la spiaggia e la sessione d’esami, in cui sembra sia quasi troppo tardi per andare al mare, e decisamente troppo presto per i collant – anche se non tutte se ne rendono conto (tranne per quelli color carne. Per quelli il tempo non c’è mai. Bruciateli, per Zeus). Un po’ come la sala d’attesa del tuo medico, dove i minuti sembrano ore e il rappresentante farmaceutico è nascosto in bagno, aspetta solo un tuo momento di debolezza per passarti avanti e disquisire con il doc sugli effetti del nuovo viagra in circolazione, mentre tu resti incastrato con l’irriducibile ipocondriaca vecchietta che ha affittato la sedia vicino alla porta, è lì ogni giorno, colleziona prenotazioni per esami inesistenti e sente perfino dei dolorini alla prostata. C’è della poesia, la sentite?

In questa sala d’attesa, tra nuovi inizi, futuri incerti, viagra e prostate al sapor di quote rosa, inizia a farsi strada il nuovo album dei Kings Of Leon, Walls: il gruppo ha pubblicato sulla pagina facebook un teaser che ci lascia a bocca aperta e stomaco chiuso, e le nostre orecchie stanno scongiurando gli antichi e nuovi dèi per un album che valga la pena di aspettare, dopo i tre anni passati da Mechanical Bull.

La data di uscita del settimo album è ancora un punto interrogativo sulle nostre testoline (più o meno) pensanti, non so quanto dovremo aspettare ancora, ma il rappresentante farmaceutico mi è passato avanti, quindi mi metto comoda e mi ascolto una canzone per ogni album dei Kings Of Leon. E lo aspetto al varco.

 

Molly’s Chambers | Youth And Young Manhood (2003)

Four Kicks | Aha Shake Heartbreak (2004)

On Call | Because Of The Times (2007)

Closer | Only By The Night (2008)

Radioactive | Come Around Sundown (2010)

Wait For Me | Mechanical Bull (2013)

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