Il Salone del Libro di Torino | Kit di sopravvivenza al #SalTo18

Il Salone del Libro di Torino | Kit di sopravvivenza al #SalTo18

La prima volta che ho marinato la scuola, l’ho fatto per andare al Salone del Libro. Come togliere tutta la libido al crimine, direte voi.

Marinavamo l’interrogazione di autori latini, io e Martina, per andare al Salone a stordirci di libri sudore polvere e borse di tela grezza con aforismi pacchiani, vagamente spocchiosi. I quarantacinque minuti di treno che separavano l’insufficienza in latino dal Salone bastavano a sciogliere il nostro senso di vergogna e di colpa, a diluirlo in una calda ondata di felicità, e di ribellione, che si diffondeva nel sangue come novocaina.

In dieci anni di maturata esperienza (maturata nel senso che oggi marino la lezione di diritto fallimentare, e aspetto Martina nel parcheggio dell’università), ho capito che il mio tradizionale modo di affrontare l’evento – impazzire all’ingresso, correre, piagnucolare di gioia e spendere tutto nei primi quindici minuti, per poi lamentarmi per le quattro ore successive perché “se non avessi comprato quello, ora potrei comprare questo” – può essere parzialmente rivisto, ammodernato, integrato ad un contesto per me nuovo, inesplorato: quello delle persone organizzate.

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Una diapositiva del #SalTo18

Quest’anno ho fatto le cose per bene: ho stirato il mio cappellino bianco per affrontare un’eventuale coda all’ingresso sotto il sole; ho messo in borsa “C’è qualcosa che sbava sotto il letto. Calvin & Hobbes” perché, in coda, finirò puntualmente dietro a due studenti di Filosofia che discettano del dilemma di Antigone secondo Hegel; ho comprato due banane e una tavoletta di cioccolato per vincere il senso di spossatezza, disorientamento, depressione, smarrimento religioso che dopo tre ore di Salone tenta sempre di fiaccarmi e, ora viene il bello, ho letto tutto il programma e preparato una tabella di marcia a quattro colori e sgargianti post-it. Ecco a voi alcuni suggerimenti che vi salveranno la vita o, almeno, le giornate al #SalTo18.




Giovedì 10

La prima giornata apre il Salone del Libro come un fuoco d’artificio partito di sfuggita prima della mezzanotte: come a dire qui non si scherza per nulla. Due grandi lezioni, politica e attualità, poesia.

✎ LO STATO E LA LOTTA AL TERRORISMO NELL’ITALIA DEGLI ANNI SETTANTA | Incontro con Gian Carlo Caselli: la testimonianza di un magistrato che ha vissuto alcune delle stagioni più difficili della storia repubblicana

RACCONTARE IL SUD | Incontro con Loredana Capone, Michele Emiliano e Goffredo Fofi

LECTIO MAGISTRALIS DI JAVIER CERCAS | “E pluribus unum: l’Europa e l’eroismo della ragione” 

ERNESTO FERRERO LEGGE WISLAWA SZYMBORSKA

✎ IL FUTURO RINASCE DALLA TERRA | Carlo Petrini dialoga con Mario Calabresi

✎ LA NUOVA ASSOCIAZIONE DEGLI EDITORI INDIPENDENTI: ADEI

✎ LA PAROLA BRACCATA. DIMENTICANZE, ANAGRAMMI, TRADUZIONI | Incontro con Valerio Magrelli

✎ LECTIO MAGISTRALIS DI CHRISTIAN RAIMO: D.F. WALLACE

✎ AUTORITRATTI, IDENTITÀ, REPUTAZIONE | Incontro con Concita De Gregorio

✎ ALDO MORO, FINE DI UN MISTERO?

[ Consigli per prepararsi alla giornata: “Anatomia di un istante” di Javier Cercas; l’intervento di Saviano su Wisława Szymborska “Todo Modo” di Elio Petri; il nostro articolo sulla poesia di Valerio Magrelli “Ricevo da te questa tazza rossa per bere ai miei giorni”]

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Venerdì 11

✎ PRIMO LEVI: PAROLE E IMMAGINI

✎ USA: LA RISCOSSA DELLE LIBRERIE INDIPENDENTI

✎ LA POLITICA SECONDO SIMONE WEIL

✎ CHI SONO I DIAVOLI CUSTODI? | Incontro con Erri De Luca

✎ ULTIMO BANCO. PERCHÉ INSEGNANTI E STUDENTI POSSONO SALVARE L’ITALIA | Incontro con Giovanni Floris

✎ DONNE, RAZZA E CLASSE. IL FEMMINISMO SECONDO ANGELA DAVIS

✎ CONFINI, SICUREZZA E DIRITTI UMANI | Quali garanzie nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio?

✎ UNA LEGGE PER IL LIBRO E LA LETTURA. PRONTI, VIA?

✎ ASCESA E CADUTA DELLO STATO ISLAMICO | Incontro con Gabriele Del Grande, autore di Dawla

✎ LEGGERE, TRADURRE, AMARE VIRGINIA WOOLF | Incontro con Nadia Fusini

✎ UN’ORA CON… SANDRA PETRIGNANI | Autrice di La Corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg

✎ VERITÀ E GIUSTIZIA PER GIULIO REGENI

[ Per prepararsi alla giornata: “Il sistema periodico” di Primo Levi e Le onde di Virginia Woolf; il nostro articolo su Lawrence Ferlinghetti e la nostra recensione di “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg“; il docu-film “Nove giorni al Cairo: tortura e omicidio di Giulio Regeni“]

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Sabato 12

Il sabato è per tradizione il giorno del Salone frequentato dai fighetti – vedi Zagrebelsky, Bertolucci e Limonov – e per gli eventi per i quali si attende il pubblico più corposo. Ma non pensate che la domenica vi porterà quiete.

✎ GIURISTI NELLA CAVERNA | Lezione magistrale di Gustavo Zagrebelsky

✎ DACIA MARAINI LEGGE CARLO COLLODI, PINOCCHIO

✎ IO, DJ FABO E LA VITA PIÙ BELLA DEL MONDO | Incontro con Valeria Imbrogno

✎ I NOBEL DEI DUE MONDI | La Macondo di Marquez, la Barbagia della Deledda

✎ INCONTRO CON EDUARD LIMONOV

✎ GIOVANNI DE LUNA LEGGE PIER PAOLO PASOLINI, SCRITTI CORSARI

✎ UNA VITA PER LA SCIENZA: RITA LEVI MONTALCINI

✎ ITALIA SOTTOSOPRA | Corrado Formigli e Maurizio Molinari ne discutono con Alan Friedman

✎ MAESTRI DEL CINEMA | Bernardo Bertolucci si racconta a Luca Guadagnino

✎ DAL MITO ALLA FAVOLA BELLA, DA CANALETTO A BOLDINI | Lectio magistralis di Vittorio Sgarbi

 MARATONA HARRY POTTER | Letture di Francesco Pannofino

L’ESTATE DELLE GIOIE IRRECUPERABILI | Incontro con Roberto Alajmo, autore di L’estate del ’78

✎ LINGUA MADRE. NON DI CAVALIERI, NON D’ARMI E NON D’AMORI | Incontro con Samar Yazbek

 ROBERTO SAVIANO: DAL REALE AL SERIALE | Incontro con Roberto Saviano

[ Per prepararsi alla giornata: “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini; Limonov di Emmanuel Carrère; “Il conformista” di Bernardo Bertolucci; il nostro articolo sul reportage di Samar Yazbek]

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dopo qualche ora di #SalTo18
Domenica 13

✎ CARLO OSSOLA LECTIO MAGISTRALIS, EUROPA, una storia senza fine plurale

✎ INCONTRO CON PIERO ANGELA

✎ OMAGGIO AD ANNA MARIA ORTESE | A vent’anni dalla sua scomparsa

✎ FERRUCCIO DE BORTOLI DIALOGA CON ILVO DIAMANTI | Autore con Marc Lazar del libro Popolocrazia. La metamorfosi delle nostre democrazie

✎ L’ARTE ITALIANA IN QUINDICI WEEKEND E MEZZO | Lectio magistralis di Flavio Caroli

✎ IAIA FORTE LEGGE LA STORIA DI ELSA MORANTE

✎ AUTORI DI FUMETTI OGGI | Tra il mainstream e le nuove frontiere

✎ LA VOCE DI IMPASTATO

✎ HERTA MÜLLER DIALOGA CON ANDREA BAJANI | In occasione del conferimento del Premio letterario internazionale Mondello

✎ LA VARIAZIONE DI KAFKA: UN GIALLO FILOLOGICO | Incontro con Adriano Sofri

✎ MARCO TRAVAGLIO DIALOGA CON GIAN CARLO CASELLI E GUIDO LO FORTE | Autori del libro La verità sul processo Andreotti

[ Consigli per prepararsi alla giornata: “Il mare non bagna Napoli” di Anna Maria Ortese, “Alibi” di Elsa Morante, “I cento passi” di Marco Tullio Giordana ]

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Lunedì 14

E poi arriva il lunedì, per il Salone trasformato in un giorno di fine e di traguardo: la stanchezza, la soddisfazione, una quasi tranquillità. La voglia del dolce a fine cena.

✎ FULVIO ABBATE: IL SESSANTOTTO

✎ SIAMO LONG JOHN SILVER, COME TUTTI | Björn Larsson dialoga con Giordano Meacci

✎ I MALEDETTI: TOMMASO PINCIO LEGGE BRAM STOCKER, DRACULA

✎ A BERLINO NEGLI ANNI DI WEIMAR: ROMANZI, CABARET E TURISTI | Roberto Cazzola dialoga con Luigi Forte

[ Per prepararsi alla giornata: L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson]

Tanto sappiamo tutti come andrà a finire…

Questi sono gli eventi che più mi hanno colpita: dopo tre ore (e quattro decimi di vista perduti) di studio del programma posso dire che maledico il momento in cui dovrò scegliere fra due eventi contemporanei, che cercherò di portarmi il pranzo al sacco per risparmiare tempo (non lo farò mai) e che un po’ rimpiango gli anni in cui chiedevo a Martina, al ritorno, di nascondere per qualche tempo a casa sua tutti i libri che avevo comprato, ché altrimenti mia madre mi avrebbe spezzato le dita per insegnarmi a non scialacquare senza criterio.

Il titolo, il tema di quest’anno è “Un giorno, tutto questo”: una formula, quasi un amuleto, irrevocabilmente volta al futuro. Sì, ma quale? Un futuro nuovo e migliore, un futuro che è un passato che si ripropone, un futuro che salva oppure distrugge il presente? “Un giorno, tutto questo” ci chiede prima, secondo me, di afferrare il presente, di conoscerlo, di partecipare: prima di chiedersi che ne sarà di lui, di questo, di noi. Il Salone è anche questo, un modo per costruire un presente – tra conferenze affollate e case editrici indipendenti, grandi incontri e fortunati acquisti – di cui valga la pena chiedersi che ne sarà domani. Un mondo vivo, una città viva, una buona vendemmia.

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