Hoppípolla è una scatola di sorprese per corrispondenza
Hoppípolla è un po’ come vivere la vigilia di Natale tutti i mesi.
C’è la trepidante attesa dei regali (sì, valgono anche gli auto-regali), c’è la sorpresa, anzi, molte sorprese, c’è la voglia di raccontarle a tutti e di passare la giornata a casa per provare il nuovo ricchissimo bottino.
Cultura a domicilio con effetto sorpresa: l’idea è tutta in una scatola di design.
Hoppípolla. Ammetto che già mi avevate conquistato con il nome scelto per la vostra attività. A volte basta poco eh? Per chi non lo sapesse, Hoppípolla è la canzone più famosa del gruppo islandese Sigur Rós e letteralmente significa “saltare nelle pozzanghere”. La scelta di dare questo stesso nome alla vostra attività ha qualcosa a che fare con questa canzone? Che significato ha per voi?
Sì, la scelta del nome Hoppípolla richiama proprio quella canzone, perché tutti noi la conoscevamo, così come la maggioranza dei nostri coetanei, nati prima del 1985. Ci piaceva il suono e il suo significato, che ci ricorda la capacità dei bambini di meravigliarsi.
E, in effetti, ci si meraviglia eccome ricevendo la vostra box. In poche parole, di cosa si occupa Hoppípolla e chi c’è dietro a questa (fighissima) idea? Chi l’ha fondato e quanti siete ora nel team?
Hoppípolla è una scatola a sorpresa che contiene prodotti di cultura indipendente, che arriva ogni mese a casa degli abbonati. La formula di abbonamento principale è flessibile, perché si può attivare e sospendere in qualunque momento, ma si può anche scegliere un abbonamento a 1-3-6 mesi, per sé o da regalare.
Il nostro team per il momento è composto da 4 persone: siamo Paola, Simona e Nicola ci siamo conosciuti grazie ad amici in comune nel mondo dell’handmade, Francesco si è aggiunto un pochino dopo, perché colpito dalla nostra idea.
Il vostro statement è “cultura indipendente per corrispondenza”. Che cosa intendete per “indipendente”? Come scegliete i designer e i prodotti che volete diffondere?
Indipendente è tutto ciò che viene prodotto al di fuori delle regole del mercato “commerciale”, in un modo che una volta si sarebbe detto “alternativo”: per noi rappresenta prodotti molto curati, con un contenuto culturale e frutto di grandi capacità creative.
Facciamo molta ricerca e scegliamo i progetti, gli illustratori, gli oggetti e le pubblicazioni che più ci hanno colpito, con un occhio sempre attendo a quello che succede attorno a noi.
Accettate anche proposte da designer che non conoscete? Ad esempio, un designer emergente di Sassari vi scopre su Facebook e muore dalla voglia di farvi provare le sue cravatte homemade (idea del secolo!): vi può scrivere proponendo il suo prodotto da inserire nelle prossime box?
Certo, c’è una pagina apposita sul sito per spedire la propria candidatura. Una cravatta però difficilmente entrerà nella box, che al momento è sempre unisex e quindi esclude gioielli, borse e accessori riconducibile a un solo genere.
Sinceramente, erano mesi che io tenevo d’occhio la vostra pagina Facebook, scoperta davvero per caso, e finalmente poche settimane fa mi sono convinta ad ordinare la mia prima box: quando l’ho aperta non riuscivo a credere alla cura attentissima che avete messo nella scelta e addirittura nell’assemblaggio dei prodotti.
La mia box di ottobre (uguale per tutti i destinatari) conteneva:
- Un accessorio per la casa: uno strofinaccio prodotto dalla Tessitura Artistica di Chieri e serigrafato da Sericraft con un’illustrazione esclusiva di Marialaura Fedi
- Un ricettario epistolare: “La cucina è bricconcella” di Pellegrino Artusi, edito da L’orma editore
- Un suggerimento musicale a cura di Hoodooh: il progetto solista di Pietro Berselli
- I sottobicchieri illustrati e ironici di lepalle.it
- Una sorpresa: un sacchettino di tè dedicato a Hoppípolla di Melissa Erboristeria (Torino)
Premesso che ho un debole per le miscele di Melissa e quando l’ho visto vi ho amato ancora di più, mi chiedevo: come scegliete il tema da dedicare alla box? Dove trovate ispirazione?
Ci lasciamo ispirare da ciò che ci circonda, a volte dalla stagione, altre partiamo da un oggetto che decidiamo di includere e gli costruiamo attorno il resto del contenuto. Non c’è una regola fissa…
Ora passiamo a una domanda un po’ più tecnica: quali sono le criticità maggiori che incontrate nella gestione di Hoppípolla, soprattutto considerando l’alto numero di fornitori?
Direi che la criticità principale potrebbe essere rappresentata dai tempi di produzione degli oggetti creati ad hoc per Hoppípolla coordinando più fornitori: con una programmazione di lungo periodo dei contenuti riusciamo però a ridurre al minimo gli imprevisti.
In pochissime parole, diciamo in un “tweet” (anche se adesso li hanno allungati): perché le persone dovrebbero scegliere Hoppípolla?
Le persone scelgono Hoppípolla per lasciarsi ispirare e scoprire nuovi progetti creativi.
E, infine, la nostra domanda di rito: cos’è per voi il “sale della vita”?
Per noi il “sale della vita” è proprio quel gusto per la sorpresa, la voglia di farsi sempre sorprendere.
E indovinate un po’? Oggi vi sorprendiamo anche noi..
Ad Hoppípolla sono così fighi che hanno attivato un codice sconto del 15% proprio per te, affezionatissimo fighissimo levissimo lettore di SALT: inserisci il codice SALTEDITIONS nell’apposito settore PROMO su hoppipolla.it/ e lasciati ispirare dal team di Hoppípolla!
SALTiamo nelle pozzanghere!
Ah, se utilizzerai lo sconto per SALT, taggaci sui social e facci sapere che ne pensi della box che riceverai!