He Took His Skin Off For Me, di Ben Aston
Undici minuti per aprire una parentesi sulla vita quotidiana di una giovane coppia felice e innamorata. Forse anche troppo. Lui si strappa la pelle di dosso per lei. Letteralmente.
Metafora del bisogno di apertura e onestà comune ad ogni coppia moderna, di metterci a nudo per amore. Beh più nudo di così.. Il dolce e luminoso sorriso di lei alla sua apparizione in sala da pranzo nella sua nuova condizione ci introduce alle dinamiche di questa coppia, facendoci intuire una certa sottomissione di lui alla sua deliziosa lei. È lei a raccontare, sono i suoi pensieri che sentiamo, la sua giornata che seguiamo. I nuovi problemi conseguenti questa nuova fase della loro vita sono dal suo punto di vista: lui c’è e basta, esiste tramite lei, nei suoi occhi.
Una (non) storia così banale raccontata con una metafora visiva così forte non è cosa di tutti i giorni, e non può non lasciare un segno. Anche i più schizzinosi, che rabbrividiranno dall’impressione in più momenti, si sorprenderanno a rimuginarci su per parecchio tempo. Malinconico, forte, toccante. Strano certo, ma assolutamente notevole –anche per il lavoro di make up! Nessun effetto speciale.