Guida enogastronomica a Bangkok

Guida enogastronomica a Bangkok

Thai food a Bangkok

Appena metti piede a Bangkok, la città ti avvolge in un abbraccio appiccicoso, che non ti lascia scampo. Il caldo ti stordisce, i colori ti ipnotizzano, e il fuso orario ti dà il colpo di grazia. Arrivi che è mattina presto, e in un batter d’occhio ti ritrovi sulle scale di un tempio dai tetti dorati, oppure perso in un mercato che sembra esplodere di vita e colori, dove stai già ordinando qualcosa di deliziosamente sospetto a una bancarella, ignorando beatamente ogni protocollo HACCP. Questo è il Thai Food. Non c’è tempo per preoccuparsene, Bangkok ti sta già mangiando vivo.

Thai food
Thai food
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Bangkok: cosa mangiare (e cosa bere) assolutamente

A Bangkok si mangia per strada, si beve in fretta e si sta in giro tutta la notte. Ecco alcune specialità assolutamente da provare:

Cosa mangiare

  1. Pad Thai: Il piatto simbolo della Thailandia, fatto con noodles saltati, uova, tofu o gamberetti, arachidi tostate, germogli e salsa di soia. Ok, non sarà una grande rivelazione, ma è un classico che trovi ovunque, dal ristorante di lusso al tavolino di plastica traballante in mezzo alla strada. Ogni bancarella ha il suo tocco speciale, quindi non troverai mai due Pad Thai uguali. È tipo la pizza, ma versione thai.

 

  1. Som Tum (Insalata di papaya verde): Un’esplosione agrodolce di papaya verde, peperoncino, lime e arachidi. Però attenzione: il livello di piccantezza qui non scherza affatto. A Bangkok, le papille gustative vanno messe alla prova, sennò che divertimento c’è?

 

  1. Tom Yum Goong (Zuppa di gamberi piccante): Una zuppa dal sapore intensissimo, con gamberi, citronella, lime, galanga e peperoncini. Il primo sorso sembra una sauna dentro a una ciotola, ma se sopravvivi per almeno cinque minuti diventerai immune sia al piccante che al caldo tropicale per il resto della serata.

 

  1. Moo Ping e Kai Yang: Gli spiedini di frattaglie—sì, cuore, fegato, stomaco e intestino di pollo o maiale—sono il vero street food. Marinati in salsa di soia, aglio, zucchero e spezie, poi grigliati fino alla perfezione: croccanti fuori, morbidi dentro. Una delizia che solo chi è avventuroso abbastanza può apprezzare (e ricordare con orgoglio).

 

  1. Khao Pad (Riso fritto): La versione thailandese del comfort food. Il riso viene saltato in padella con pollo, gamberi o maiale, e un’esplosione di aromi locali. Di solito lo servono con lime e peperoncino a parte, perché aggiustarselo è metà del divertimento. Il migliore? Quello che ho preso a una bancarella del Floating Market. Dopo di lui, nessun riso fritto sarà più lo stesso. Il re del thai food!

 

  1. Mango Sticky Rice: Un dessert semplice ma che ti cambia la giornata, con riso glutinoso bianco o nero, latte di cocco e fette di mango maturo. Il less is more in formato dolce, tanto che perfino io riuscirei a prepararlo. Ma perché farlo quando puoi mangiarlo già pronto a ogni angolo?
Thai street food
Si mangia in strada
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Cosa bere

  1. Mango Shake: Una bomba dolce in formato frullato, con mango maturo, latte condensato e ghiaccio a volontà. Per i top player, con un’aggiunta di Malibu. Lo adorerai perché riesce a essere sia dolcissimo che freschissimo allo stesso tempo. Ed è pure healthy. O, almeno, ti fa sentire così mentre lo bevi.

 

  1. Caffè freddo thailandese (Oliang): Per quando il caldo ti schiaccia e hai bisogno di un boost di caffeina. Caffè nero, ghiaccio e spesso una bella spruzzata di latte condensato. Dolce e rinfrescante, è il carburante perfetto per quando la sera prima hai fatto tardi e la mattina dopo ti aspettano una serie di Buddha dorati.

 

  1. Birra Chang o Singha: Le due regine del regno della birra thailandese. Leggere, fresche e perfette per placare il fuoco di un piatto di Pad Thai o di un Som Tum extra piccante. Bevile ghiacciate e ti accorgerai che il problema è uno solo: vanno giù troppo bene!

 

  1. Whisky thailandese Mekhong: Un’esperienza che non puoi lasciarti sfuggire, anche solo per il piacere di dire: “Ho provato il whisky thailandese!”. Il nome dice “whisky”, ma è più un cugino del rum. Prende il nome dal famoso fiume che scorre lungo il confine tra Thailandia e Laos, ed è un’istituzione sia per i locals che per i turisti in cerca di avventure etiliche. Alza il bicchiere e brinda con un bel “Chok Dee” (che significa “buona fortuna”)!

Thai food

Silvia Cannas Simontacchi
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