Going Clear: Scientology e la prigione della fede, di Alex Gibney
Il thriller più terrificante della stagione è un documentario. Disturbante, capace di colpire profondamente ed a tratti quasi surreale. Peccato che sia tutto vero.
Il pluripremiato regista Alex Gibney ha realizzato un documentario su Scientology, gestendolo quasi come un giallo di cronaca. Una struttura chiusa, circolare, che parte e finisce con le testimonianze di alcune persone “uscite” dalla Chiesa che promette di liberarti di tutte le tue nevrosi, Going Clear, appunto.
La prima parte del film è un viaggio nella mente disturbata del creatore e fondatore della Chiesa, L. Ron Hubbard, perennemente sospeso fra la più nera paranoia e una genialità artistica indiscussa, nata come scrittore di fantascienza. A lui vanno attribuite non solo la fondazione, ma anche la mitologia e la cosmogonia di Scientology, dove macchine della verità si uniscono ad alieni e ad anime (aliene) che infestano la nostra mente. La seconda parte, invece, racconta della “struttura” economica e gerarchica della Chiesa: delle persecuzioni, dei soprusi e, soprattutto, del ruolo che lo showbiz di Hollywood ha sempre rivestito nella popolarità del culto.
Una corsa sconvolgente nei meandri più reconditi del pensiero umano, nei suoi bisogni, nelle sue paure. È davvero così facile manipolarci e controllarci?
Da vedere.
Voto: 8