C’ho la febbre. L’introduzione alla playlist un’altra volta. Tachipirina 500 subito.

 

Jon Hopkins | Sun Harmonics

Tra i migliori artisti contemporanei, Jon Hopkins non ci stancheremmo di inserirlo con un brano diverso in ogni playlist. Qui rappresenta con Sun Harmonics, da Immunity del 2013. Un LP che ogni tanto gli va lasciata la sua ora di propagazione sovraepidermica.

Giorgio Poi | Niente di strano

Mentre tutti hanno gli occhi puntati sul fenomeno Popper, in Bomba Dischi stanno già coltivando il prossimo chilometro di filo interverbale.

No, non sta manco su Spotify ancora. No, non vi rende fighi scoprire la gente o ascoltarla prima che la ascoltino in qualche altro k di persone “come voi” (certo che siete tantini per essere tutti “diversi”), non l’avete comunque scritta e composta voi la canzone. Siete solo dei minchionetti, godetevi la musica, e non accampate diritti di appropriazione indebita. Ascolto come appropriazione è un concetto terrificante, fatto passare per romantico per comodità quando ha il solo (o principale) effetto di far credere a tutti di essere artisti, e quindi di mortificare l’arte. La figura del fruitore-possessore-manager-bloggeraro è uno spassoso/fastidioso delirio di demenza/onnipotenza che svela al contrario la vostra pochezza. E non ho nessun problema con la vostra pochezza, ho un problema col fatto che non tacete.

No, neanche starnazzare che è quello di jeeg robot nel video vi rende fighi, tantomeno alternativi. Piantatela con gli occhiolini d’intesa che sto per avere una crisi epilettica.

Fuori come piove.

Loredana Bertè | Il mare d’inverno

Tra i correlati al video di Niente di strano c’è anche una cover live del mare d’inverno. M’è piaciuta e m’ha fatto venir voglia di inserire qui l’originale. E di cantare a squarciagola come una puttana.

Bandenere | Se potrei ti amerei

Un brano un po’ inconcludente che si schiera a favore dell’analfabetismo funzionale e contro l’analfabetismo relazionale. Un brano talmente weird e sottoterra che non l’ho trovato manco su youtube, questo, invece. L’ho sentito in macchina l’altra sera su Radio Margherita, l’ho ricercato ovunque ma zero. Allora lo appunto qui, sperando qualcuno lo conosca e mi dia la dritta giusta per ritrovarlo. Ché era un vero cult.

Evenings | Goodbye Forever

Un album che è un distillato di bellezza, Yore, magnifico e solitario esemplare della discografia di Evenings. E come tutte le cose che ci regalano un parsec di bellezza, finisce. Goodbye Forever.

Play.

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