Give Me 5 (Milano Fashion Week Edition) | vol.21

Give Me 5 (Milano Fashion Week Edition) | vol.21

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Settimana 28 settembre - 4 ottobre

Grazie a Dio si è conclusa la Milano Fashion Week.
Non voglio cavalcare il controcliché di chi sbeffeggia la settimana della moda e i suoi improbabili frequentatori, quelli che sembrano usciti all’improvviso dall’armadio di Narnia, ma in effetti un po’ di sano disagio lo si è provato per le vie di Milano, anche quest’anno.

A parte l’altro giorno in pausa pranzo, quando c’era questa ragazza meravigliosa, stile jappo hipster (mi sembra che ne parlavo già qui di quanto ci sto sotto), capelli neri lunghi, occhiale vintage, labbra rosse (molto rosse), lungo abito bianco, con dei fiori sopra, che m’ha ricordato un sacco le tende del bagno di casa di mia nonna. Era così fuori contesto che mi sono innamorato immediatamente. Sembrava un ready-made di Marcel Duchamp. Se ti riconosci nella descrizione (la zona era tipo il centro, vicino al chiringuito di piazza Mentana) contattami. Tiamo.

Prima di passare alla musica, finalmente, avevo solo un’ultima cosa da dire, anzi da chiedere. Ma voi, quelli che mettete parteciperò a tipo 229 eventi su facebook, che poi ti incuriosisci e ci clicchi su e vedi che sono tutti in contemporanea tra l’altro, ma voi, dicevo, cioè, poi c’andate davvero a tutti sti eventi, tipo 30 secondi per posto o pagando delle controfigure per far vedere che ci siete, oppure state a casa a grattarvi i batuffoli di pelo? Sono sinceramente molto curioso, fatemi sapere.

La musica. Oggi un #GiveMe5 di qualità sublime e molto godibile e molto attuale e molto alla moda, con quasi tutte nuovissime uscite, ché non potevamo proprio sfigurare con i nostri amici della fashions whisks.

 

Petite Noir | MDR

La copertina del disco è bellissima. Una Pietà nera senza madonna. Davvero un bel concept. La canzone è altrettanto di livello. Se non di più. Il ritornello non riesco a non canticchiarmelo a distanza ravvicinata di un paio di minuti. Un trip estetico ed emozionale, come suggerisce Pitchfork.

You Man | Birdcage

L’unica non nuova uscita della playlist. Ma si merita comunque la presenza. Innanzitutto perché, parliamo di nuovo di copertine, c’ha una mezza citazione, se non intera, di Metropolis di Fritz Lang. Avendolo appena visto agli Arcimboldi con sotto la Filarmonica della Scala (sì, dai me la sto menando un po’, so che è fastidioso, ma già che c’ero) non ho potuto fare a meno di prendermi un sacco bene. Il pezzo è stellare. Il giusto mix di melodico e ritmico.

Disclosure con The Weeknd | Nocturnal

Sono tornati i Disclosure con il loro nuovo album Caracal, con appunto un caracal bafomettiano sulla cover. Ci sarebbe da fare tutto un discorso sul disco in generale, ma non c’è tempo, l’Apocalisse è alle porte. Godetevi questo pezzo, che per quanto distante (un po’) dai Disclosure che forse vi piacevano, ha una produzione che è davvero una bomba. Il bridge che traghetta al ritornello fa sufficientemente cagare invece, ma non si può avere tutto.

Weval | It’ll Just Be Fine

I Weval avevano già avuto modo di essere ospitati nel notorious big #GiveMe5, ma l’altro ieri hanno pubblicato sto cilindro, che secondo me siccinasconde dentro un coniglio. E non potevamo proprio non mettervelo subito in testa anche a voi. Pura perdizione sonora.

Duke Dumont | Ocen Drive

Hit vera. Ho rischiato di farmi il crociato un secondo fa cercando di conquistare la lampada in camera con un passo alla Michael Jackson.

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