Give Me 5 (Microcosmi Edition) | Vol. 132
MR BOJANGLES | Nina Simone
Ad alcuni sembra il brano perfetto per accompagnare i momenti melodrammatici in cui la tendenza ad autocommiserarsi raggiunge livelli interessanti (è solo – o ancora – lunedì sera e vuoi già spararti nei piedi dall’entusiasmo? Beccati questo!); per altri è una lamentela stanca pronunciata da una tizia che – niente da dire – cantare sa cantare (miscredenti: Nina Simone con la voce ci fa le capriole proprio!); per me, prima ancora di essere una delle canzoni più belle di sempre è stata il titolo di un libro (maaaaa va?)
Il Mr Bojangles che volteggia con grazia irresistibile nella canzone di Nina Simone dà infatti il titolo a un romanzo di rara tenerezza pubblicato da Neri Pozza (ora è già ‘Beat’, la versione economica di Neri Pozza, per l’esattezza). Cover magnifica (la vecchia così come la nuova), un rincorrersi di dolcezza, leggerezza e follia, uno sguardo bambino sul mondo dei grandi che vi farà ballare e ballare e ancora ballare (con i lacrimoni, ça va sa sans dire!)
E poi dai, con quel:
“he let go a laugh
shook back his clothes all around”
la potentissima Nina mi ha mangiato in un sol boccone.
STOLEN DANCE | Milky Chance
Da ballatina a ballatina, la qui presente vecchia dentro confessa la sua passione per ‘Stolen Dance’ di quei tatoni-patatoni-morbidoni [ non sto pubblicizzando i rotoloni regina in modo occulto, giurin giuretta ] di Milky Chance. Felicemente ossessionante il motivetto [ la solita vecchia storia: ‘sta danza rubata la ascolti alle 7:04 am e alle ventitré e trentatré ti butti a letto e ancora ti stai macinando l’anima canticchiandola ].
Perfetta per chi vede un essere umano di una certa beltà e subito pensa a come sarebbe ballarci { ehm…. }
BECAUSE THE NIGHT | Patti Smith
Come direbbe la mia vecchia prof di ‘storiaefilo’ [ uno dei pesoni più pesanti di sempre ]: DRITTI A BOMBA sull’amore mio grandissimo: sua maestà Patti Smith { bella fatica, amare una ragazza così. È perfetta } Quel che dice la profetessa del rock per me è legge e, a pari merito con l’eccelsa ‘People Have the Power’, ‘Because the Night’ sta nell’Olimpo delle figate di cui noi poveri babbioni possiamo gratuitamente disporre sul globo terraqueo.
Love is a banquet on which we feed
[…]
Love is an angel disguised as lust
Vabbé. Cosa ve lo dico a fare?
TIME | Tom Waits
Un altro genio, un altro libro (eh raga’, leggere è la sola cosa che io sappia veramente fare. Fatemi sfogare come so): ‘Time’ di Tom Waits ha ispirato un romanzo d’esordio pieno zeppo di buone intenzioni (e di buone intenzioni, e di intenzioni buone) che non vi racconterò e che ha avuto il merito di farmi conoscere questa ballata malinconica come poche canzoni sanno esserlo. Il titolo è già un drammone: chi non è incalzato dal tempo? Io lo sono, e molto, ed è una lotta. E se nel ritornello la parola T I M E ricorre settantadue volte, eh beh, caro il mio Tom Waits, sono tua.
[ avvertenze: assumere il brano solo se vi sentite in discrete o buone condizioni psicofisiche, la botta di malinconia autunnale-crepuscolare è dietro l’angolo. Lo sciopone a me sopraggiunge quando il buon Tom mi racconta che “the wind is making speeches”: il massimo per una logorroica come la qui scrivente ]
SENZA DI TE | Zibba & Almalibre
L’ultima cartuccia musicale di questo lunedì da leoni me la gioco con una ‘sentimentalata’ che a tanti – sono pronta a scommetterci – risulterà a dir poco indigesta. Scoperta durante un turno serale in libreria, ‘Senza di te’ mi ha fatto compagnia durante non pochi km avanti e indietro tra scaffali e scatoloni stracolmi di pagine, raccontandomi con fare un po’ strascicato e indolente una delle verità più vere che esistano: corriamo e ci danniamo e facciamo i figaccioni da copertina e poi taaaac, arriva l’amore e ci stende in una mossa. Sarà l’età, saranno i primi capelli bianchi che oh, ben venga, mi schiariscono la chioma, ma quel “credo in noi come se fossimo di un’altra generazione, quella del bene sopra la ragione” mi ha visto contentona e molto concorde [ e, come disse una delle mie teste scriventi preferite: ‘La stanchezza mi rende sentimentale. È un fenomeno muscolare’ ]
Sfortunatamente non su Spotify, ma qui.
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