Give Me 5 (Like A Boss Edition) | Vol. 129
Oggi è un giorno speciale, per noi di SALT. Oggi compie gli anni Francesca, la nostra Capo, che questo sito/progetto-di-vita l’ha inventato qualche anno fa – e poi curato, cresciuto, come si fa con le cose più care. Per festeggiare, noi della redazione Sound abbiamo scelto cinque canzoni che andranno bene per accompagnare – dolcemente, insistentemente, fastidiosamente – tutta la giornata: perché anche noi di Sound crediamo come lei nelle affinità elettive, ma – a differenza sua – non nel silenzio di prima mattina.
The National | About Today
About Today, per portare alla luce quel lato della Capo ai più nascosto, una sfumatura sensibile e fragile come le prime note autunnali. Un lato appena malinconico come la consapevolezza che non sai mai quello che la corrente dei giorni ti porta, chi e cosa incontri. Il nostro é stato un incontro indie rock e fortunato.
The Cherry Thing | Dream Baby Dream
Non è facile scegliere una canzone per fare gli auguri a un’amica. Deve dire di te che la scegli, della persona cui la dedichi e del perché, fra milioni, tu abbia scelto proprio quella per raccontarvi; e deve suonare alla grande, oltre che dire. A questo giro, per gli auguri a Francesca, ho tirato fuori una cosa particolare: la cover di Dream Baby Dream dei Suicide riproposta in chiave free/jazz da Neneh Cherry e The Thing, trio del sassofonista mannaro Mats Gustafsson. L’ho scelta perché ha tutto: dei musicisti già leggendari, anche se sono giusto intorno ai 50; un classico della New York scura e oscura di fine Settanta; una furia liberatoria e gioiosa nell’esecuzione. E soprattutto perché questa musica – che si contorce, improvvisa, rumoreggia, fischia, squilla – ti ordina di continuare a sognare, di tenere la fiamma accesa, sempre: mi sembra proprio una bella colonna sonora per un abbraccio di compleanno, e particolarmente per questo.
Alanis Morrissette | Hand In My Pocket
La Capo chi è costei?
Difficile dirlo, non avendola ancora (ahimè) conosciuta dal vivo. Per me è un mix tra Pensiero Profondo, che come una venerabile entità superiore organizza la sezione Sound e risponde a ogni nostra domanda sulla vita, l’universo e tutto quanto, e una giovane donna free but wise, che immagino con le mani in tasca e la leggerezza nel cuore.
Ora posso sedermi sulla mia sedia di pelle umana, O nostro Megadirettore galattico?
Florence + The Machine | Dog Days Are Over
Dovete sapere che LaCapo mi ha raccattata tre anni fa salvandomi dalla drog-no, questa non mi pare il caso di scriverla e mia madre potrebbe crederci. Ricomincio.
Dovete sapere che io e LaCapo ci siamo conosciute tre anni fa, quando ho iniziato a scrivere per Salt, e come articolo di prova avevo scritto una recinzione (sì, lo so che non si scrive così; no, non sono una grillina; sì, ma se solo mi lasciaste spieg-OH NON È IL MOMENTO) su Florence Welch. Lì credo abbia capito che bambina speciale avesse davanti, e come le figurine di Volpi e Poggi, ci siamo miracolosamente trovate. Qualche mese dopo ero a Milano proprio per Florence, e ci siamo viste per la prima volta. Esiccomeche io faccio finta di fare la bulla ma in realtà sono una sweetie – e anche un po’ serendipitaria (ma se mi incontrate in giro e provate a dirmelo in faccia lo negherò fino alla morte, prendendovi a pugni sui denti) – per me i Fiorenza e La Macchina sono da sempre collegati a LaCapo del mio cuor. Mi è andata di culo, almeno un gruppo preservato dagli ex, grazie CAPO.
EPPI BORDEI LACAPO, sei splentastica!
Ps: in realtà avevo pensato anche a Cosmo, ma se l’avessi scelto lei si sarebbe ricordata di quel weekend a Bologna in cui ha dovuto rinunciare al suo concerto di Cosmo per venire da noi, mentre io il mio me l’ero bellamente goduto la settimana prima. Non glielo dite GRZ.
iosonouncane | Mandria
Quando ho iniziato qui a SALT con un articolo su iosonouncane, ho passato 3 mesi a scambiare email con un’entità oscura che continuava a firmarsi “Redazione”, finchè non ho chiesto gentilmente se ci si potesse palesare con un nickname vagamente più umano (o almeno umanoide, tipo Siri o Alexa o Matteo Salvini).
Ecco, Redazione era l’alter-ego good cop di The Chief, di cui oggi celebriamo il compleanno.
Nonostante io sia probabilmente l’unico a pensarla così, a me La Capo fa paura: passo il tempo a scriverle per scusarmi di qualcosa, spesso prima ancora di aver commesso un qualsiasi crimine editoriale.
Vi scrivo da Guantanamo, l’ultima volta in un articolo ho messo una virgola invece di un punto.
Buon Compleanno Fra!