GiveMe5 (Nuove Leve Italiane Edition) | vol. 153
Sarà deformazione professionale, sarà che mi piace scoprire le cose prima degli altri, sarà che mi piace essere italiano e altrettanto mi piace la lingua italiana: mi ritrovo spesso ad ascoltare band emergenti che non hanno il successo e la visibilità che io darei loro se le sorti della discografia dipendessero solo ed esclusivamente da me.
In quel caso, se io fossi appunto il Padrone delle Classifiche, temo che sarebbero tempi duri per i signori Antonacci, Pausini, Pequeno e Rovazzi. Queste 5 band invece… heavy rotation!
La Gabbia – Mantide
Diciamo prima le cose brutte: a me sti ragazzini stanno un po’ antipatici. Ma come, non superano i 25 anni e hanno già pubblicato un EP incredibile, con dentro Mantide che è una delle mie canzoni preferite di quest’anno? Scherzi a parte, questo mix di Negrita prima del trip sudamericano e Ministri prima di implodere è veramente bellissimo. Si ascoltano bene e dal vivo sono potentissimi.
Teniamoli d’occhio perchè potrebbero essere la next big thing.
Campos – Qualcosa cambierà
Questo trio targato Woodworm ha una formula tutta sua, fatta di chitarre acustiche basso creativo e basi ritmiche. Niente batteria. Niente distorsioni.
Il passaggio all’italiano è storia recentissima e secondo me non potevano scegliere meglio. I testi ti lasciano lì a riflettere e spesso non sai spiegarti cosa volevano dire. La scrittura è matura, piena di immagini, originalissima.
aabu – Io sono un’ombra
Non mi si venga a dire che ho inserito gli aabu in questa playlist perchè ci suono io.
Non c’è conflitto di interessi.
Se non c’era nel 94 non c’è nemmeno qui. Punto.
E comunque, sono sicuro che tutti Abbiamo Ancora Bisogno di Urlare.
Cara Calma – Rodica
Da Brescia, un altro esempio di chitarre che battono l’Italia in furgone, tra posti che puzzano di sudore e verità sempre più facili da trovare senza la patina lucida del mainstream. Il nuovo album è di qualche mese fa, e la dose di rabbia è quella giusta.
Atlante – Venere
Voce limpida, solidità strumentale e il benestare di Daniele Celona.
Il nuovo disco degli Atlante perfeziona la ricetta e rafforza l’identità del trio torinese, col singolone Venere a trainare gli ascolti.