Give Me 5 (Colour Edition) | vol. 122
Questa settimana 5 canzoni che, se le mettete una di fianco all’altra, fanno l’arcobaleno.
Non è che il multicromatismo sia esclusiva dei costumi da bagno, no?
Peter Gabriel – Red Rain
Ispirata da una serie di sogni lisergici, la opening track di So (1986) è apocalittica quanto basta per farvi dormire con la luce accesa.
Godetevi l’arrangiamento, esempio raro di sonorità anni 80 utilizzate con raziocinio e classe.
La voce di Peter fa il resto, brividi inclusi come di consueto.
The Dear Hunter – She’s Always Singing
Una canzone che ricorda giornate assolate, l’estate, quella sensazione di quando si è innamorati per davvero e il gusto di mangiare la frutta quando fa caldo.
Non a caso fa parte di Yellow, uno dei 9 EP di The Color Spectrum, opera monstre della band americana interamente dedicata ai colori.
Le canzoni d’amore dovrebbero essere tutte così felici, chissenefrega se la realtà è spesso molto meno piacevole.
Niccolò Fabi – Sedici Modi di Dire Verde
Le parole dell’autore su questa canzone:
“In una comunità tribale dell’Amazzonia un antropologo ha scoperto che nel linguaggio elementare di queste tribù esistevano sedici parole diverse per indicare le varie tonalità del verde. Questo mi ha fatto pensare come l’approfondimento nei confronti delle cose viaggi su binari paralleli secondo le condizioni di vita. Noi nella nostra civiltà abbiamo trovato mille sinonimi della parola malinconia o nostalgia, che forse nella tribù non esiste nemmeno, loro sedici parole per dire verde.”
Ascoltiamo questa e poi andiamo tutti insieme a cercare la tribù, giusto?
Placebo – Post Blue
Il rapporto fra musica e blu è molto più intenso e importante degli altri, del resto negli anni ’20 del secolo scorso un intero genere ne ha derivato il nome, legando per sempre il blu a un giro di 12 battute e 3 accordi che ha fatto la storia.
Qui, Brian Molko ha i diavoli blu per un amore “complicato, distruttivo, impossibile. Come la droga”.
Bite the hand that feeds
Tap the vein that bleeds
Down on my bended knees
I break the back of love for you
Coldplay – Violet Hill
Non esattamente il colore più semplice su cui scrivere canzoni (sempre che non siate tifosi della Fiorentina), il viola gode di pessima fama a causa di retaggi liturgici medievali ma resta il colore preferito della Regina Elisabetta, che lo associa a potere e nobiltà. Mica male, come rivincita cromatica.
Ci vengono in aiuto i Coldplay, con una canzone bellissima di un disco altrettanto bello, immersi in un campo di viole.
If you love me, won’t you let me know?
Farei cortesemente notare che il viola era già il colore preferito di Lucrezia Borgia. E’ peraltro anche il MIO colore preferito, sicchè non condivido affatto l’idea che sia difficile scriverci sopra: personalmente, ci ho anche vinto un concorso letterario. Ascolterò comunque volentieri i brani segnalati, non appena avrò sotto le grinfie un PiCcino dotato di casse. Grazie!
ciao!
Ora però sono curiosissimo 🙂 dove si può leggere la tua opera Viola?
Mattia
adesso ispirata della vostra selezione e dei colori faccio shopping su https://stileo.it/donna e se spendo tutti i miei solodi sara’ colpa vostra 🙂 🙂 🙂