Give Me 5 (50’s Housewife Edition) | vol. 96
Quando cucino di mia spontanea volontà e non unicamente per la mera sussistenza, mi sembra di essere uscita da una puntata nei 50’s di Mad Men, ma piuttosto che assomigliare a Betty Draper, mi avvicino a Bette Davis, in Che fine ha fatto Baby Jane?
Con grande sforzo creativo, mi immagino con un abito con un’ampia gonna a ruota, bustino rigido e fantasie pastello. Eyeliner, unghie laccate di rosso e tanto fissante Elnett, severamente bandita la ciabatta da piscina.
Salite sulla Cadillac Eldorado, dalle pinne esagerate, ma prima tirate un pugno al Jukebox, come Fonzie e iniziamo con i dischi.
Eri piccola così| Fred Buscaglione
T’ho viziata,coccolata: latte, burro, marmellata
Era il “duro di Torino“, baffetti alla Clarke Gable e il sorriso mascalzone. Si impone con canzoni dismpegnate, caricaturali e ironiche su “pupe e gangster” in un Italia in bianco e nero, ancora provata dalla guerra, che guardava all’ “Ammaricca” con aria trasognante. Guidate con prudenza, che Fred con le auto non ha avuto molta fortuna, ma si grazie il burro mi servirebbe.
Magic Moments| Perry Como
Magic, moments,
When two hearts are carin’,
Magic, moments,
Memories we’ve been sharin’
Per l’angolo “cuore a cuore” del vostro angelo del focolare, questa me la cantava mio padre. Educata come si conviene a qualsiasi Signorina, con decoro e pudicizia, fantastico su un idillio d’amore con un manichino d’uomo, che mi farà abbandonare gli studi e mi trasformerà in una befana con scopa e grembiule. No, scusate volevo dire che realizzerà il mio sogno di diventare perfetta moglie e madre.
Diana| Paul Anka
Scritta a soli 15 anni, ispirato da una ragazza incontrata in chiesa, Diana segna il lancio della carriera di Anka, che lo porterà a scrivere pezzi come “My way” per Sinatra. Prima che scoppiasse la febbre del rock ‘n’ roll, nelle radio passava il “doo- wop“, un genere che riprendeva quello “a cappella”, su ritmi più incalzanti, tributari del rhytm and blues e che strizzavano l’occhio al futuro. Una canzone per intrattenere i giovani, senza movimenti pelvici peccaminosi, ma voi non siate imbalsamati, muovete le articolazioni.
Johnny B. Goode| Chuck Berry
Leonard Chess, della Chess Records aveva fiutato il talento di due ragazzi: Bo Diddley e la sua chitarra rettangolare lo avrebbero proiettato nella storia, ma sarebbe stato un ragazzo di campagna di St. Louis, che voleva diventare una stella in una “big boy band”, Chuck B(erry). Goode, a scriverla, portando alla luce una nuova creatura: il rock ‘n’ roll.
Un dubbio mi tormenta, è stato Chuck Berry a suonarla per primo o Marty Mcfly?
Smoke Gets In Your Eyes| The Platters
Secondo il manuale della sposa devota, bisognerebbe accogliere il marito tutte agghindate, con la cena in tavola, senza polemizzare se tarda o sta fuori tutta la notte, considerando questo come un male minore, rispetto a tutto ciò che deve aver passato lui durante la giornata.
Battiamo le mani “Bravo campione! Prova a restare fuori una notte, senza avvertire, sicuro ci resti anche quella successiva”. Ma forse è ciò che vuole. Dalla vostra Doris Day è tutto, vorrei potermi togliere quest’impalcatura che chiamavano “bullett bra“, ma i mutandoni me li tengo, sono comodissimi.