“Devo comprare il regalo al Tate, hai un consiglio per un giradischi?”
Niente raga, è successo (come sempre): io, massima esperta in relazioni amorose, da oggi dò anche consigli per gli acquisti. Con la stessa competenza con cui dò consigli sentimentali, tra l’altro – competenza che, per citare gli Smashing Pumpkins, è pari a ZERO. Z E R O.
Lo so, è un duro colpo, io così simpamitica e fantabolante; io, che so incrociare le gambe a doppio giro; io che vi faccio lo spaghetto aglio e olio alle 4 del mattino se siete affamati dopo aver fatto serata come i ventenni, non so un cazzo in materia di giradischi e tutto ciò che ne consegue. C’ho il B2 in estetica del giradischi, ma di tecnico, raga, non so dirvi nulla.
Quindi, cosa faccio io che non so una fonchia in materia? Mi appello alla mia onestà intellettuale, riconosco la sconfitta, e compongo il numero di colui che ne sa a pacchi, il mio faro nella notte, il mio collega di lavoro e di birrette post lavoro: Stefano Valli, aka Steven, qui solo per voi soprannominato il Tènnico.
Il Tènnico è uno che ne sa. Tu lo vedi tutto riservato, che si fa i fatti suoi: se lo chiami a lavoro lui non ti sente, nemmeno se gli urli a mezzo metro di distanza (raga vi giuro siamo seduti davvero a mezzo metro di distanza), perché con le sue cuffie modello Jean Todt non ne vuole sapere mezza, è lì che si fa i cazzi suoi, fa il suo lavoro, zen come un monaco buddista. Essendo dotato di discreta intelligenza, sa anche che 8 volte su 10 lo importuno per parlargli della mia fallimentare vita amorosa, o perché sono incazzata con un cliente, e lui che fa? Alza il volume delle cuffie per non sentirmi, e nel frattempo fa finta di ascoltarmi. Qualcuno lo chiama “furbo”, io lo chiamo “un tantinello stronzo”. Ma si fa perdonare sempre con il suo essere Tènnico, ‘tacci sua.
Quindi dicevamo: ho chiesto aiuto al Tènnico per correre in aiuto della mia amica Anna(rella) che voleva regalare un giradischi alla sua metà della mela. Le cose sono andate più o meno così.
– Stevennn, ho un problema
– Del tipo che devo rimettermi le cuffie e far finta di ascoltarti, o è un problema vero?
– Sei una bestia
– Quindi?
– C’è una mia amica che deve fare un regalo di compleanno e vorrebbe comprare un giradischi
– Ho bisogno di sapere 3 cose. Budget. Tipo di regalo – cioè nel senso è per un amico, deve rimorchiarlo o è già stato rimorchiato? – Tipo di persona a cui deve fare il regalo.
– DIMMI DI PIÙ STEVENNN.
– Beh, voglio sapere se la persona per cui compra il giradischi è una che ne sa, o se possono andar bene quelle hipsterate oscene in valigetta con audio pessimo e budget affrontabile per un regalo carino ma completamente inutile, più o meno. Poi oh, se deve rimorchiare facendo scena e spendendo poco, non sarà giudicata.
– No Steve, è per il ragazzo, è già stato rimorchiato a suo tempo, adesso deve fare regali seri.
– Ok, allora per farla breve abbiamo 3 opzioni.
*Si toglie le cuffie e torna tra i plebei*
1. SONY, IL “PLASTICONE” CHE VUOLE BENE ALLA NONNA
Il più basso per fascia di prezzo, ma a testa alta. Preamplificato, possibilità di collegamento con USB – perché come ci insegna Willie Peyote, tutti hanno un amico che fa il DJ.
Consigliato se la nonna vi ha lasciato in eredità lo stereo (perché necessita di amplificatore e casse): a quanto pare il nostro Sony si sposa perfettamente con quelle casse dello stereo vecchissimo di nonna che lei ora usa come tavolini per le bomboniere in ceramica di battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, feste di divorzio, di pensionamento, funerali. Chiamare ore pasti.
2. VUOI SALIRE A VEDERE LA MIA COLLEZIONE DI FARFALLE A 33 GIRI?
Giradischi preamplificato, dotato di bluetooth può essere collegato senza cavi a casse o a cuffie. Fermo restando che l’amplificatore non ci fa schifo, e sarebbe comunque il caso di averlo, questo giradischi vale sia come regalone dietro discreta spesa, o come rimorchiatipe/i: perché “Vuoi salire a sentire la mia ristampa dei The Cure?” suona meglio di “Vuoi venire a vedere la mia collezione di farfalle?”.
Velocità 33 e 45 giri, fa la sua porca figura (Tènnico dixit).
3. HO IPOTECATO LA VILLA A MIAMI
Ci siamo, è arrivato il suo momento. Bello come il sole, costoso come le scelte di vita sbagliate che abbiamo fatto fino ad ora. Ci aspetta al varco, ma se lo vogliamo dobbiamo comprare le casse e l’amplificatore, a ‘sto giro non c’è eredità di nonna che tenga. L’amplificatore può però in alternativa essere sostituito da un mixer a due canali: in entrambi i casi non rimpiangerai la villa ipotecata.
Per chiudere col botto, vi lascio con una perla del Tènnico contro il consumismo hipsterico:
“E comunque, al posto di comprare quelle hipsterate tristissime delle valigette, la cosa migliore sarebbe quella di prendere il vinile ed incorniciarlo. Almeno non si rovina”.
Ciao gente, che possiate far vedere a tutti la vostra collezione di farfalle. Che sia in velocità 33 o 45 giri, non ci importa. #loveislove.