Fiume Lento – Un viaggio lungo il Po
Viaggiare è forse una delle cose di cui non ci si stancherebbe mai. Quella sensazione di essere catapultati in un mondo completamente nuovo, respirare profumi diversi da quelli a cui si è abituati ogni giorno, soffermarsi su dettagli così differenti da voler continuare a osservarli per ore ed ore, fotografando ogni piccolo e minuzioso angolo di mondo nuovo. Eppure spesso, per viaggiare, non è davvero necessario andare troppo lontano. Un parco in città in cui non ci si era mai fermati per più di cinque minuti o una passeggiata nel paese vicino in cui non si aveva mai fatto caso alla forma particolare della piazza sono piccoli tour improvvisati che faranno bene al cuore. Ma non è finita qui. Viaggiare, spesso, è anche tornare e vedere lo stesso luogo a intervalli regolari, studiando ogni minimo cambiamento, mese dopo mese, un po’ come Alessandro Sanna in Fiume Lento – Un Viaggio lungo il Po, un albo grande e immersivo, senza parole, dove gli acquarelli giocano a dipingere cieli e paesaggi nuovi che si alternano sotto le stelle di stagioni che non possono che continuare a tornare.
Autunno – Alluvione
La cosa più spaventosa dell’acqua è la totale mancanza di controllo che l’uomo ha su un fiume in piena e Alessandro Sanna lo sa bene. Il paese lungo le rive del fiume Po pare scomparire sotto pennellate d’acqua dalle sfumature rosse, neanche fossero mattoni sciolti che si sgretolano per riempire il letto del fiume. Viola, rosso e marrone sono i colori di questa stagione, sono lo sfondo – protagonista a personaggi rilegati a dettagli, dove piccole linee raccontano grandi gesti di una comunità pare quasi abituata agli scherzi del corso d’acqua.
Inverno – La nascita
La nebbia se ne sta andando, tempo di arrivare per giocare a nascondino e far sparire il paesello che già è un ricordo lontano quando viola, azzurro e bianco invadono la campagna per giocare con i rovi degli alberi, tutti spogli lungo il fiume. Ed è nella stagione più fredda che il fiume racconta le storie più intime, quelle che si svolgono dietro le luci accese di stalle e cascine, quando una nuova vita sta arrivando e c’è un cucciolo in più a cui badare.
Primavera – La sagra
L’azzurro del cielo pare un’esplosione, una rivoluzione per scacciare le nuvole grigie. Insieme al bianco e verde brillante, i colori della primavera giocano intorno al rosso dei tramonti e delle luci colorate delle feste serali, quando le giornate sono sempre più lunghe e i primi amori diventano corse sotto cieli stellati, mano nella mano, alla ricerca di qualcosa che nei primi giorni più caldi sembra così vicino e possibile.
Estate – Il pittore e la tigre
L’arancio fortissimo è in netto contrasto con i grigi e il viola dei temporali in un paesaggio tutto nuovo che pare una savana dove la natura è protagonista e il corso del fiume si trasforma in un luogo esotico, qualcosa di totalmente diverso da ciò che durante l’anno si alterna lungo le sue sponde. La quotidianità viene un poco scordata, si vive una stagione completamente nuova dove ogni avventura è vissuta ancora più intensamente perché l’estate è la stagione del mettersi alla prova, del rilassarsi, sì, ma anche del stimolare l’animo a vivere sempre nuove vite.
Fiume lento – Un viaggio lungo il Po sono così storie silenziose di paesaggi che parlano. In queste tavole sono le persone a fare da sfondo per lasciare alla natura il ruolo della protagonista, con i suoi cieli e i suoi colori, dove le figure che si dissolvono nella nebbia sono le stesse che svolazzano in bicicletta o in auto lungo le rive e che grazie alla particolare porosità della carta si possono sfiorare e toccare con mano.
Titolo | Fiume Lento – Un viaggio lungo il Po
Autore | Alessandro Sanna
Casa Editrice | Rizzoli
Anno | 2013