Fiori Fantasma | L’immersione vertiginosa nel sé

Fiori Fantasma | L’immersione vertiginosa nel sé

orchidea fantasma

Come accade spesso nella vita di ogni lettore ci sono pagine che più di altre rimangono ben impresse nella memoria e così, per me, Fiori fantasma di Ronald Fraser, edito da Atlantide nel 2016, è davvero difficile da dimenticare. Il suo autore Sir Arthur Ronald Fraser fu, oltre che un diplomatico, uno scrittore piuttosto prolifico e nella sua vita scrisse circa trenta romanzi. Ciononostante, è rimasto dimenticato per moltissimo tempo. La sua riscoperta è legata proprio alla ripubblicazione di questo romanzo ambientato nell’Inghilterra degli anni Venti.

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Nella sua brevità Fiori fantasma, sfuggendo ad una definizione canonica e difficilmente paragonabile ad altri romanzi, narra la storia della giovane Judy, botanica dei Kew Gardens. Mente inquieta, sensibile e a tratti ironica che sente troppo stretti i panni che la società dell’epoca vorrebbe imporle conducendoci in un percorso assai più libero e misterioso di graduale crescita personale.

Pagina dopo pagina ci si perde con lei, tra i suoi giardini, tra le vite palpitanti e le parole di piante e fiori che Judy rende capaci di parlare e di sentire. Judy è la sola a ri-conoscere questa vita inafferrabile e mistica abbandonandosi, sempre più profondamente, a questa dimensione parallela della quale è artefice e protagonista

“Inizialmente la sua fantasia non funzionò, per via di uno spiffero dietro la nuca; ma quando riuscì a liberarsene, e a chiudere tutte le altre strade con cui il freddo avrebbe potuto raggiungerla, potè sprofondare in un meraviglioso stato di incoscienza, una condizione simile al sonno, in cui, tra strani frammenti di sogni popolati da piante, le sembrò una o due volte di essere sul punto di scivolare in una notte sconosciuta.”Fiori Fantasma copertina

I fiori e le piante di cui si circonda, infatti, la trascinano in una realtà altra in cui lei può sperimentare ed esprimere inediti abissi mentali e sensuali, richiami erotici mai sentiti prima e un nuovo più chiaro e più potente senso di sé.

Il viaggio di Judy in questa dimensione parallela è un viaggio di conoscenza dei suoi più intimi pensieri e desideri in un vortice nel quale riesce, liberandosi da tutti i limiti, a lasciarsi andare. Judy passa così sempre più tempo nella sua onirica nuova vita e il suo completo coinvolgimento in qualcosa che per gli altri è assolutamente oscuro non passa inosservato al fidanzato Roland, descritto da Judy come sensibile ma non abbastanza da poterla realmente seguire nei guizzi mistici che sta vivendo.

“Se solo avesse potuto seguirla nel mondo della sua immaginazione! Invece non faceva che strarsene seduto lì a consumare il suo pasticcio di manzo come un facchino. Non lo capiva. Per Roland la realtà sembrava essere verbale, ma la sua gamma di percezioni era limitata, ed era per questo forse che il suo uso delle parole non era veramente efficace.”

Così come non passa inosservato al fratello Hubert che non potrebbe essere più diverso da Judy costituendo una sorta di suo opposto e incarnando la razionalità, il calcolo, il rispetto delle regole sociali. Le due figure maschili tentano, alcune volte davvero goffamente, di riportarla nella realtà, quella realtà che per loro è la sola possibile ma Judy non vuole e non riesce ad obbedire, anzi. Il suo viaggio si fa sempre più conturbante e culmina in una vera e propria relazione erotica che si svolge totalmente in quel suo mondo nel quale sente di poter esprimere tutta se stessa, senza censure, un mondo inaccessibile agli altri.

“Tutto era pace e tranquillità, una straordinaria calma e pace le attraversava il corpo, fortificandola per l’imminente attacco della bellezza. Giunse improvvisa e piena. Lei mise le mani attorno al fiore e baciò il viola intenso del suo cuore, trepidante d’amore.”

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È un’Orchidea a diventare il suo amante, un amante appassionato in una relazione che va oltre i limiti del corpo e, nonostante questo, di straordinario erotismo che è insieme lirico ed esclusivo, nessuno può e deve entrare nel mondo che sente suo, dove può essere libera, un risveglio sensoriale che non chiede e non ha bisogno di approvazioni.

“Il cuore di lei si struggeva, e d’un tratto ricordò il viola intenso degli occhi che avevano catturato i suoi, le adorabili sfumature che gli arrossavano le guance, il delicato e inebriante aroma del suo bacio.”

Ronald Fraser

Il corpo di Judy fluttua e nell’immaterialità, con coraggio, riesce a guardare nell’abisso che le appartiene. Ora può affrontare il ritorno alla realtà umana senza paura, con una diversa e profonda percezione di sé che non l’abbandonerà mai più.

Fiori Fantasma è un romanzo di formazione unico con una forza stilistica magnetica che riesce a parlarci, capace di portarci altrove, farci vivere davvero con Judy una visione. Judy siamo noi quando sentiamo prepotentemente la necessità di spingerci oltre i limiti e decidiamo di ritagliarci uno spazio nel quale condurre una ricerca intima, fino a far esplodere la pluralità dei nostri desideri.

Veronica Di Gregorio

 

Titolo | Fiori Fantasma

Autore | Ronald Fraser

Editore | Atlantide

Anno | Edizione 2016




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