Farò della mia anima uno scrigno, di Kahlil Gibran
Secondo Gibran, celebre poeta libanese del secolo scorso, l’Amore – quello con la A maiuscola – rappresenta il fine ultimo dell’umana esistenza. Era il 1901 quando la vita del poeta venne sconvolta per sempre da Selma, giovane figlia di un amico di famiglia, a cui Gibran nell’opera Le Ali Spezzate, un romanzo lirico, dedicò molti versi d’Amore, indicandolo come l’ “unica libertà al mondo”.
Adoro Gibran perché si ha l’impressione che non abbia mai provato quella sensazione di inadeguatezza del linguaggio umano che costantemente frena la comune voglia di dare imperitura memoria ai propri sentimenti.
Farò della mia anima uno scrigno, di Kahlil Gibran
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
[Frammento tratto dal romanzo lirico Le Ali Spezzate]
Gibran ha saputo trasformare la propria esperienza emotiva in una forma d’arte universale, penetrando profondamente nel tessuto dell’animo umano con parole che vibrano di una verità eterna.
Il suo modo di parlare dell’Amore, infatti, va oltre la semplice esperienza individuale per toccare le corde più intime di chiunque lo legga, indipendentemente dal tempo e dallo spazio. Questa capacità di Gibran di elevare l’esperienza personale a simbolo universale dell’esistenza umana rende le sue opere un faro di di speranza, ispirazione e comprensione per chiunque cerchi di comprendere la complessità dei propri sentimenti.
A me risulta che sia di Lord Byron e qui è pubblicato:
https://books.google.it/books?id=RRbZDwAAQBAJ&pg=PT47&dq=Ascolter%C3%B2+il+linguaggio+della+tua+anima+come+la+spiaggia+ascolta+la+storia+delle+onde.&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwikrpKSsdboAhXs-SoKHZDMAK0Q6AEIOTAC#v=onepage&q=Ascolter%C3%B2%20il%20linguaggio%20della%20tua%20anima%20come%20la%20spiaggia%20ascolta%20la%20storia%20delle%20onde.&f=false
Ciao Stefano!
Grazie per la segnalazione. In realtà crediamo sia un errore di attribuzione quello riferito a Lord Byron, in quanto la poesia riportata risulta essere parte dell’opera “The Broken Wings” di Gibran, di cui ti riportiamo la traccia: https://bit.ly/39Z43EX