EAGER, Allison Schulnik
La poliedrica artista Allison Schulnik (pittrice, scultrice, regista…) ci conduce nel suo magico mondo matto, fatto di stop-motion e plastilina. Dentro Eager, alla bellezza delle immagini fa da contrappunto una colonna sonora splendida, perfettamente sincronizzata coi movimenti dei personaggi che si animano sullo schermo.
Fate e creature senza volto, fiori e piante dalle forme strane, danzano, fanno riti magici e si mescolano l’uno con l’altro. Lungi dall’essere tutto poesia, però, il mondo della Schulnik vive perennemente in bilico fra creazione e distruzione, fra armonia e sopraffazione. I fiori danzanti si divorano a vicenda, ricordando vagamente i fiori dei Pink Floyd, creando altre forme, in un eterno divenire. Le creature si sventrano, per poi indossarsi vicendevolmente. Le forme si mescolano, in una ridda sessuale e magica, che termina circolarmente dove aveva iniziato: da un rito di creazione, sempre differente. Tutto si trasforma, davanti ai nostri occhi, tutto viene ricreato. In eterno.