Destinazioni sbarazzine per il vostro 2016

Destinazioni sbarazzine per il vostro 2016

Gli irrinunciabili must del viaggiatore trendy secondo i Guru del viaggio, o posti stupendi da vedere al più presto.

All’inizio era un gesto meccanico, la prima cosa da fare quando ti balenava in testa una destinazione, forse la seconda cosa più necessaria dopo aver acquistato i biglietti e cominciato su un foglio volante la lista del mondo invaligiabile. Poi han cominciato a esserci una sfilza di siti internet, i tuoi amici hanno preso gusto a spoilerare su fb le attrazioni di ogni superficie quadrata visitata, google è un fottuto genio e ti fa pure da gps e, dunque, la guida turistica, squadrata pesante e di carta (che idea!) ha perso valore. O quantomeno ha smesso di essere quell’appoggio indispensabile in terra straniera.

Ecco, per me non è andata esattamente così’. Complice un cellulare poco smart, per me in viaggio la Guida Turistica è un po’ come lo spazzolino da denti sebbene sia molto cauta nel distinguerne l’uso: sempre in valigia, non solo è pratico e consigliabile averla, ma è ancora meglio se è davvero tua e ti ci puoi fidare quasi ciecamente. Discutibili similitudini a parte, per me la guida turistica è stata per anni sempre e solo una (diversa invece la durata degli spazzolini), signore e signori: la Lonely Planet. Un po’ sbarazzina, a volte snob ma più spesso simpaticamente stracciona, il suo essere senza foto e con un mucchio di dettagli inutili mi piaceva parecchio e mi lasciava il gusto della sorpresa, stuzzicando abilmente la mia curiosità. Ne deriva un legame di amicizia unilaterale ed assolutamente platonico nei confronti degli autori, coi quali – loro forse non lo sanno – siamo fatti per essere quantomeno colleghi e poi chissà.

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E dunque, gira che ti rigira, guida che ti riguida, questi tizi che seguo come fossero guru del Viaggio hanno stilato una classifica delle destinazioni da infilare nei vostri arditi propositi per il 2016. Ed io, privilegiata adepta, ho accesso non esclusivo alla loro selezione annuale già in vendita in libreria da qualche settimana: Best in Travel 2016 (208 pagine rettangolarissime, numerose foto e poche mappe, il tutto a 14,50 €). A onor del vero, è bene precisare che non si tratta di una guida vera e propria, ma di una sorta di Guida delle Guide, che detta così suona un pò metafisico ma che è in realtà qualcosa che si avvicina piuttosto a pamphlet da agenzia turistica, per quanto molto ben fatto.

Le categorie prese in esame sono tre: Paesi, Regioni e Città. Per ciascuna di esse abbiamo a disposizione informazioni dettagliate delle prime dieci posizioni, tutta roba bellissima che non ci sta in un solo articolo e che potrete trovare accumulata qui.

Botswana Accommodation Tau Pan Camp (7)
AirbNb in Botswana, circa.

C’é tipo il Botswana che si guadagna la prima posizione assoluta, davanti ai sempiterni Giappone e USA. “Il segreto meglio custodito dell’Africa” nasconde in un territorio ristretto un mosaico di paesaggi mozzafiato, come il deserto del Kalahari, abitati da una fauna che neanche Jumanji.
New entry un filino più abbordabili nella stessa top ten sono Lettonia e Polonia per la natura ancora intatta, le città apollinee e dionisiache e la loro rinnovata vivacità culturale.
Se avete un salvadanaio da quando avevate 3 anni e amate il mare, si suggeriscono Palau e le Isole Fiji, altrimenti una gitarella al fresco in Groenlandia, un abbraccione di gruppo con koala e canguri in Australia o una cavalcata lungo i fiumi e le colline dell’Uruguay.

Per le regioni, non resisto e vi dico subito la quarta classificata (a livello mondiale eh!): il Friuli Venezia Giulia. I vini di in alto a destra hanno conquistato anima e core degli autori, che sono rimasti affascinati dall’austera eleganza asburgica e dalla bellezza dei vigneti…E da come il loro frutto si coniuga perfettamente ai piatti tipici, o anche a grandi chiacchierate sul tempo che non passa mai. Accanto alla rivelazione italiana dell’anno spicca in pole position la Transilvania, e non provate a dire che è solo per Twilight perché pare che le attività outdoor e le gallerie d’arte spopolino. Per restare in tema di leggende europee, raccomandata anche la Baviera e, attenzione attenzione, pure la regione francese dell’Auvergne, di cui vi avevamo già raccontato la verde morbidezza mesi or sono.

Iles_Bouches_de_Kotor
Kotor, che esiste davvero e dove davvero bisognerà andare a dare un’occhiata!

Per le cities, ‘sti alternativi della Lonely mi han davvero colta impreparata sparandomi in prima posizione tale “Kotor”. Ora magari mi piglio insulti a valanga, ma proprio non avevo mai sentito parlare di questo gioiello montenegrino che profuma di caffé e pane appena sfornato, incastonato su una baia che s’affaccia a mo’ di fiordo sull’Adriatico. All’occhio hipster, se non ci andate (in barca a remi elettrica), almeno sappiatecelo localizzare! A bilanciare lo scoop di Kotor, la top ten continua con grandi classici per quanto riguarda le finaliste europee, citando Dublino, osando con Rotterdam e tornando inevitabilmente nelle braccia di Roma che oh, sempre bella é e non ci si può fare niente.
Questo é quel che dicono quelli della Lonely poi vabbé, visto che non mi hanno ancora assunta posso confessarvelo: si può sempre partire senza spazzolino, “l’importante è il viaggio: non la meta” ma almeno un dentifricio alla menta, quello sì.

 

Elisa Cugnaschi

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