Da quassù la terra è bellissima – Cambiare prospettiva

Da quassù la terra è bellissima – Cambiare prospettiva

C’è stato un tempo in cui, a grandi pionieri dei viaggi spaziali, si affiancavano grandi pionieri dello studio di un grande universo: quello della mente umana. Questi grandi uomini, pur accomunati dagli stessi propositi, quelli della conoscenza e del progresso, si ritrovavano molto spesso divisi dai confini invalicabili che si erano tracciati nel periodo della guerra fredda. È in questo il mondo diviso che Toni Bruno ambienta il suo ultimo graphic novel “Da quassù la Terra è bellissima” (BAO  publishing), uno dei prodotti più apprezzati dalla critica nell’ultimo periodo.

Tutto il racconto si basa fondamentalmente sulle sfumature di significato della parola “limite“. C’è un mondo, quello del secondo dopoguerra, diviso tra due grandi superpotenze (vi risparmio la lezioncina di storia), in cui però i confini non sono solamente fisici, o politici, ma riguardano la stessa visione del mondo. C’è l’uomo, che da quando ha cominciato a chiedersi cosa siano le stelle, sogna di raggiungerle e finalmente ha la conoscenza e la tecnologia per realizzare il sogno di un’intera esistenza. E c’è ancora l’uomo, che si interroga su se stesso, e solamente da poco, una nuova disciplina, la psicologia, gli ha dato gli strumenti per studiare la propria mente. In questo orizzonte sempre più vasto si intrecciano le vite di Akim Smirnov, cosmonauta sovietico nonché eroe e leggenda nazionale, e Frank Jones, psicologo americano appartenente al mondo universitario. Che cosa porta all’incontro tra questi due improbabili compagni di conversazione? Alla vigilia della seconda missione spaziale, il biondissimo cosmonauta, non riesce a superare un misterioso ostacolo interiore che gli impedisce di completare i test di valutazione. I severissimi responsabili del programma spaziale, ormai senza altre speranze, chiamano quindi in aiuto un giovane quasi-psicologo americano, in fuga dal proprio paese, per evitare la chiamata alle armi durante la guerra in Vietnam.

cosmonauta

 

Sapete cosa si dice degli psicologi? Che non siano del tutto dritti loro stessi. Ecco, il nostro yankee non è proprio quello che definirei un esempio di sanità mentale. Perseguitato da eventi traumatici del suo passato, Frank è affetto dal un disturbo d’ansia e attacchi di panico scatenati anche dallo stimolo più banale. Dopo qualche attrito iniziale, i due uomini riusciranno a costruire un dialogo costruttivo per entrambi, che permetterà ad Akim di varcare nuovamente i confini dell’atmosfera verso la spazio sconosciuto, e a Frank di ritornare nei luoghi della sua infanzia, insieme alla sua famiglia, e risolvere certe faccende in sospeso che lo tormentavano.

finetrino

Ovviamente, quando si parla di limiti, non si può ignorare cosa questi limiti racchiudano. Sono due interi universi quelli che si confrontano nello studio dello psicologo: il cosmonauta russo e la sua “forma mentis” così improntata sul sacrificio e sul dovere verso patria e famiglia, e lo studioso americano che, invece, sta fuggendo da entrambe. Più che incarnare idealmente i propri paesi di provenienza, però, i due protagonisti vengono messi in luce soprattutto in quanto esseri umani unici e irripetibili, ma proprio per questo simili nella loro umanità. È qui che il titolo del graphic novel assume significato: la terra dallo spazio non ha nessun confine, nessuna divisione, ma anche i suoi abitanti poi, nonostante divisi da muri, frontiere o idealismi, non sono così diversi se visti da vicino. Perché per vedere il senso delle cose alla fine, spesso, basta guardarle da un’altra prospettiva.

Per narrare questa storia di differenze e uguaglianze Toni Bruno utilizza una narrazione molto solida e classica, con disegni sintetizzati al punto giusto. La massima cura è riposta nel caratterizzare i due protagonisti, di cui riusciamo a intuire le personalità soprattutto per sfumature nei comportamenti e nell’intuizione del loro passato più che attraverso flash back sistematici o noiosi spiegoni. Ne risultano due personaggi molto complessi e sfaccettati, di cui, sono sicura, ognuno di noi si sarà fatto un’idea diversa durante la lettura del fumetto.

akim

Insomma, ” Da quassù la Terra è bellissima” è un’opera che si presta a diversi livelli di lettura. È un’interessante storia sulla conquista dello spazio e uno scorcio sulle vicende politiche del passato recente. È la storia di due uomini che imparando ad accettare la loro diversità imparano anche ad accettare se stessi. Ed è la storia di come i limiti, tutto sommato, siano solamente questione di punti di vista (e forse comunque non c’è necessariamente bisogno di arrivare nello spazio per capirlo).

Titolo: Da quassù la Terra è bellissima

Autore: Toni Bruno

Casa editrice: BAO publishing

Anno di pubblicazione: 2016

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