Come capire se sei un (vero) organizzatore di eventi oppure no

Come capire se sei un (vero) organizzatore di eventi oppure no

Sognare di diventare un organizzatore di eventi? Diciamo che non è esattamente l’ambizione principale di un bambino: immagina un ragazzino che, interpellato dalla maestra, dichiara di voler fare questo mestiere da grande. E poi immagina le prese in giro dei compagni di classe, tutti quanti futuri pompieri, calciatori e astronauti. Ci stiamo probabilmente addentrando nel campo delle ipotesi irrealistiche: nessun bimbo di 5 anni sognerebbe mai di diventare un organizzatore di eventi, anche perché un bambino a quell’età nemmeno sa cosa significhi. Eppure questa è una professione a tutti gli effetti, che si coltiva con passione, e che permette di dar sfogo alla propria creatività. Ma come fare a capire se hai la stoffa dell’organizzatore di eventi?

Sei un vero organizzatore di eventi oppure no?

Un organizzatore di eventi ha sempre il polso della situazione e non perde mai la bussola. Non importa se si tratta di organizzare la notte degli Oscar o la raccolta fondi per le lucertole del quartiere maltrattate dai gatti. Se non riesci a organizzare neanche una partita di calcetto, probabilmente la vita dell’organizzatore di eventi non fa per te. Stesso discorso se entri nel panico quando si tratta di gestire un gruppo WhatsApp, o quando non capisci nemmeno come usare PayPal per inviare soldi a Netflix. Immagina, tornando all’ipotetico evento, l’ondata di mail e messaggi e inviti che dovresti gestire. Immagina il rapporto con gli sponsor, i continui contatti con i fornitori. Niente panico, però: puoi sempre partire da piccoli eventi e passare di volta in volta a quelli più impegnativi, di livello in livello, come fa Super Mario per salvare la Principessa Peach. Ecco: la riuscita dell’evento sarà la tua Peach.

Cosa fa un organizzatore di eventi

Un organizzatore di eventi organizza eventi: facile, no? Non tanto, perché deve stare dietro a tutto quello che gira intorno ad una particolare manifestazione. Deve studiare tutto, fino all’ultimo dettaglio: dal target di riferimento fino al luogo dell’evento, avendo anche una certa sensibilità e intelligenza. Non avrebbe, ad esempio, senso organizzare un the con pasticcini e invitare un nerd appassionato di Star Trek, né affittare lo Stadio Olimpico per il compleanno di un ragazzino. Devi pensare a tutti i possibili gadget per l’evento, tipo le penne personalizzate o in alternativa le magliette da stampare. Non solo, perché devi curare la promozione pre-evento concentrandoti sia sul cartaceo, sia su Facebook. Il tutto tenendo sempre a mente a quale target ti stai rivolgendo. Per farti un ultimo esempio: se ti rivolgi ad un pubblico giovane, è molto più probabile che questo guarderà gli eventi su Facebook piuttosto che le bacheche del paese (che pure hanno il loro perché).

In definitiva: prova a organizzare un evento, vedi se sei in grado.

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