C’era una volta Modì, Mazzucchelli e Asterios Polyp
I fumetti non sono cose per bambini
Quando mi dicono che i fumetti sono cose per bambini, dal mio metro e poco altro mi arrabbio tantissimo e chiedo all’interlocutore – il cui scopo sostanzialmente è litigare per poi essere insultato – se anche il solo disegnare, per lui, sia una cosa da pargoli e se un quadro di Modigliani (oh, Modì!) sia una cosa da facilotti con una matita in mano e qualche colore lanciato qua e là. Se ci pensate bene, poi, il disegno è solo un terzo del lavoro completo che si nasconde dietro a un fumetto perché nello stesso pacchetto ci si ritrovano le parole, magari poche ma proprio per questo ben ponderate, ma soprattutto ci si imbatte in una storia che l’autore si ritrova a raccontare con due forme diverse, cercando di amalgamarle per ottenere un impasto omogeneo come tutte le migliori ricette richiedono da sempre. Tutto ciò per dire che i fumetti, quelli veri, sono la cosa più difficile al mondo, specialmente se fatti con la testa e un sacco di cuore, l’ingrediente unico di ogni cosa bella, si sa.
Una prova? La rubrica Strips Tease di SALT Editions (ovvio) ma soprattutto Asterios Polyp di David Mazzucchelli che se vi capita fra le mani anche solo per sbaglio vi cambierà tutto e per tutto intendo proprio tutto, soprattutto la buonanotte che scriverete subito dopo alla vostra dolce metà lamentandovi di una qualsiasi mancanza d’affetto che il poveretto/a non riuscirà minimamente a comprendere.
Il fatto è che Asterios Polyp ti trascina in un vortice come poche cose al mondo, rimane così impresso nella mente che anche a distanza di anni ci si ritrova a svegliarsi nel cuore della notte per correre con un occhio chiuso e l’altro pure nella sezione note del proprio smartphone per chiedersi come si poteva escludere da una sezione di fumetti un capolavoro di David Mazzucchelli che, diciamocelo, non sarà Modigliani ma stiamo lì.
E quindi: chi è Asterios Polyp? Beh, un architetto egoista, pieno di sé e nemmeno troppo affascinante. Perché la sua storia è così bella? Perché David Mazzucchelli sa quali corde toccare creando un personaggio così antipatico ma mutevole tanto da ritrovarti a scrivere milioni di volte che Asterios Polyp è strepitoso ma ancora non ne sei riuscita a parlare tanto che scegli di ricorrere al vecchio metodo delle 5 W per obbligarti a una giustificazione che non sia solo un “mi ha fatto piangere tanto quasi il film sulla vita di Modigliani” (che sì, dovreste tutti vedere ma solo dopo aver letto questo graphic novel).
WHO
Asterios Polyp, appunto, un architetto egocentrico rappresentato solo con linee azzurre fredde come il ghiaccio, segmenti rigidi come la mente del nostro protagonista che corre su binari paralleli che non si incontrano mai. Ma Asterios Polyp, l’opera, è soprattutto Hana e qui le cose cominciano a farsi un poco più complicate perché Hana è tutta linee curve di un rosa sgargiante, è la tenerezza e la sensibilità che si scontrano con un uomo che sa solo giocare con rette e angoli acuti. State prevedendo un disastro? Lo sarà. Principalmente perché l’architetto sta vivendo una fase critica della sua vita, sta scappando lontano dal proprio lavoro e dalla propria vita dopo un incendio che ha cancellato tutto il suo passato lasciandogli solo pochi ricordi. L’incontro con Hana riuscirà a scaldare il suo cuore di ghiaccio?
WHAT
Asterios Polyp, appunto. E credetemi, quando vedrete questo graphic novel in libreria lo vorrete subito comprare perché Coconino press, per quest’opera, ha abbandonato l’abituale veste grafica per poter rimanere fedele all’originale e regalare ai lettori una copertina che è il vero sunto di tutto ciò che David Mazzucchelli ci vuole raccontare in quest’opera dove l’amore (semi spoiler) trionfa (forse).
WHEN
La crisi di mezza età. Asterios Polyp ha cinquant’anni quando si ritrova a ricominciare una nuova vita, a percorrere un viaggio di ri-formazione che cambierà il suo percorso (psicologico e non solo) quasi come un romanzo on the road di quelli che durante la lettura pare di iniziare un viaggio con i protagonisti. È una storia con cambiamenti d’idee e svolte esistenziali raccontate con un tratto unico e speciale basato su un gioco di linee e di colori che non faranno da sfondo, anzi, saranno i veri protagonista dell’opera.
WHERE
Ha poi davvero importanza? Questo è uno dei casi in cui il luogo passa subito in secondo piano per lasciare spazio a tutti i cambi repentini che si susseguono nella mente del protagonista. Da sottolineare, però, l’importanza che assumono gli spazi in un graphic novel che ha come protagonista un architetto: nessuna linea è lasciata al caso.
WHY
Perché è un fumetto fighissimo: non l’avete ancora capito?
titolo | Asterios Polyp
autore | David Mazzucchelli
editore | Coconino Press
anno | 2011 (anno della pubblicazione in Italia)