Cecità | José Saramago e la rilettura sociale ai tempi del COVID-19

Cecità | José Saramago e la rilettura sociale ai tempi del COVID-19

Chiusi in quarantena, assecondando un improvviso impeto di socialità digitale tutti connessi dai nostri salotti, noi di SALT nelle scorse settimane abbiamo organizzato e guidato una rilettura sociale del capolavoro di José Saramago, Cecità.
Come fare una “rilettura sociale” ai tempi del COVID-19, vi chiederete? Semplice, su Twitter.

Cecità
è un libro difficile, duro, a tratti anche complesso sia per il tipo di scrittura dell’autore sia per i temi trattati, ma estremamente coinvolgente e necessario. Secondo noi, è una lettura adattissima al momento storico che stiamo vivendo, da quando il COVID-19 detta legge sulle nostre esistenze. Abbiamo scelto che Saramago ci accompagnasse nelle nostre giornate di aprile e per questo abbiamo voluto che fosse una rilettura “sociale” ancor prima che social.

Un libro sull’assenza di vista e alla memoria tornano soprattutto i film, quanto di più “visivo” ci sia

 

Abbiamo avuto un positivo riscontro, con almeno una decina di tweet al giorno riservati all’argomento. Molti dei nostri follower hanno avvertito (come noi, in primis, del resto) la difficoltà del testo, resa ancora maggiore dalle similitudini con la quarantena da coronavirus che stiamo attraversando e paradossalmente è proprio per questo crediamo che sia stato importante rileggere Cecità, commentarlo, creare paragoni e ponti.

 

“Al governo ricresce di essere stato costretto a esercitare energicamente quello che considera suo diritto e suo dovere…”

 

Innanzitutto, perché la letteratura deve essere una guida per capire il mondo. Le librerie riaperte non devono essere una semplice scusa per fare due passi! Leggere un libro in cui si parla di un morbo, di gente confinata, di perdita di umanità, forse ci aiuta a capire quello che ci sta succedendo e ad interpretarlo nella maniera corretta. Anche quando è doloroso. Eccome se è doloroso. E ci ricorda come gli errori commessi siano sempre gli stessi: comunicativi, sociali, nella difesa delle categorie più indifese. Se solo potessimo imparare dagli errori passati! (ma questa è fantascienza, ndr)

 

In secondo luogo, la lettura – di qualunque testo, purché di qualità – crea infiniti richiami ad altre opere culturali e letterarie, ma soprattutto crea ponti fra le persone. Del resto, è proprio sulla base di questo stesso credo che nel 2013 abbiamo fondato SALT: la condivisione è la nostra ricchezza. E mai come in questo momento abbiamo bisogno di ricordarci che non siamo soli, che stiamo tutti attraversando esperienze simili o diametralmente opposte, ma tutte quante a loro modo difficili. Fare qualcosa insieme, in questo caso leggere un libro, ci ricorda quanto siamo vicini. Ci aiuta a mettere a fuoco quell’umanità che ogni tanto sembriamo perdere di vista, come “ciechi che pur vedendo, non vedono”. E ribadisce il concetto che solo insieme ne usciremo.

“Siamo in una situazione insostenibile.
E’ insostenibile fin da quando siamo entrati in questo posto. E malgrado ciò continuiamo a resistere.”


Ringraziamo quindi di cuore tutti voi che avete contribuito alla riuscita del progetto, ne siamo felici e lusingati.

Non solo, pensiamo sia necessario continuare. Indipendentemente dalla quarantena.

Vedremo come e quando, ma non finisce qua.

 

Grazie.

 

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