Caro Babbo Natale…
Caro Babbo Natale,
sono passati tanti anni dall’ultima lettera che ti ho scritto (anche perché nelle mie zone si festeggia Santa Lucia, non me ne volere…), tante cose sono cambiate e per questo sono un po’ impacciato e non so bene come rivolgermi a te. Molti indizi mi portano a pensare che tu sia una specie di supereroe Marvel, quanto meno un parente (porti un’improbabile calzamaglia di flanella colorata, hai superpoteri come distorcere spazio e tempo, Hollywood ha girato troppi film di dubbio gusto sulla tua figura…), e quindi ho deciso di scrivere questa lettera come se fossi davvero della famiglia di Spider-Man (uno dei pochi eroi Marvel decenti). Non farò richiesta, infatti, di cose materiali, quanto piuttosto ti chiederò di raddrizzare alcune storture che ammorbano questo nostro malato mondo. Non sono una modella lissencefala, per cui niente pace nel mondo, tranquillo; non sono neppure Lisa Simpson, quindi niente pony (anche se arrivare in università a cavallo e la colonna sonora di Trinità…). Li dividerò anche per sezioni, così da rendere più semplice la lettura, dal momento che, alla tua età e comunque sopra i 500 anni, la memoria e la vista tendono a far cilecca.
Sound. Ho mentito, lo ammetto, nel dirti che non avrei richiesto cose materiali. Spero che questo piccolo intoppo non mi precluda la lista dei “buoni”, anche perché, a mia discolpa, si tratta di regali materiali che vorrei tu portassi ad altri, non a me. Come sono buono. A Justin Bieber vorrei tu potessi regalare un cintura di pelle, per sorreggere i pantaloni che troppo spesso gli cadono durante i concerti. Vorrei, inoltre, regalargli una visita endocrinologica: verosimilmente ha un ritardo patologico della crescita, oppure una sindrome con ambiguità genitale. Sicuramente almeno un deficit di testosterone! Non voglio che soffra, per questo.
Regala da parte mia a Miley Cyrus della stoffa, a metri, per finire i vestiti che indossa. È evidente che non ha i soldi per pagare la stoffa necessaria per completare un abito, per farlo scendere sotto la sinfisi pubica, e che quindi si accontenta solo della prima parte, quella superiore. E talvolta neppure quella! Povera ragazza.. Ti chiedo inoltre di regalarle un lettore DVD, Blu-Ray o un hard-disk esterno. Qualcosa, insomma, per salvare i filmati della sua carriera, così che lei possa rivederli tra 20 anni e magari farli vedere ai figli, per delle belle serate in famiglia a base di musica & twerking.
Action. Caro Babbo, avevo pensato di chiederti l’estinzione dei cinepanettoni, lo svanimento in una bolla di fumo dei vari Neri Parenti, Fratelli Vanzina ecc., ma sarebbe stato squallido e un po’ riduttivo, non trovi? Il mio desiderio, invece, riguarda il futuro. Ti prego Ti prego Ti prego, non donarci mai un revisionismo, una riscoperta del filone. Ti chiedo l’oblio, la dimenticanza, di un periodo buio del cinema italiano. Non donarci mai operazioni di valorizzazione di film ormai cult, come è stato fatto con la commedia erotica degli anni settanta/ottanta, che ha regalato nuova giovinezza ad Alvaro Vitali e Lino Banfi (prima della svolta buonista, ahimè, del Medico in famiglia). Davvero non ce lo meritiamo. Siamo stati cattivi, forse, ma non così tanto da essere puniti con versioni restaurate in digitale di Natale a Cortina. Se questo dovesse succedere, sappi che verrò a cercarti, sappiamo dove abiti (il Capo passava di lì, qualche giorno fa). Lungi da me metterti pressione. Potrei, però, accidentalmente far sapere a uno stormo di equisolidali animalisti sostenitori di Stamina che le renne vengono tenute in un spazio molto ristretto. E questi potrebbero, sempre per ipotesi, invaderti casa, sobillare gli elfi (non conoscono ancora i Forconi, vero?) e bersagliarti con bombe carta (rigorosamente riciclata). Uomo avvisato..
Un secondo desiderio riguarda l’istruzione italiana. Mi piacerebbe che tu ricordassi ai docenti, ai rettori e agli studenti (che di colpa ne hanno poca, ma poi escono come saccenti critici narcisisti di cinema e arti figurate) che il cinema nella storia non è composto solo da Kubrick, Nouvelle Vague e Neorealismo italiano (qualche illuminato propone Chaplin, talvolta). Che il cinema si è sviluppato anche al di fuori di Hollywood, anche in Oriente (sembra incredibile, vero?), per esempio. E che la Nouvelle Vague ci ha anche un po’ rotto i coglioni! Ecco, l’ho detto. Buon Natale.
Literature. Anche quest’anno, non far vincere il Nobel a Haruki Murakami (piccolo desiderio a latere: se mai risponderai alla lettera, potresti dirmi quale dei due è il nome e quale il cognome? Murakami? Haruki? Le librerie, per non sbagliare, lo mettono sempre nelle “Nuove uscite” o nei “Bestsellers”). Te ne prego. Forse in Lapponia ci date poco peso, ma un tale evento scatenerebbe un’orda quasi inarrestabile di hipster esterofili che credono di sapere tutto del Giappone senza nemmeno aver mai visto I sette samurai. O almeno Ranma. Forse in Lapponia gli hipster si suicidano tutti alla soglia dei 16 anni (che per loro, spesso, si protraggono fino ai 27), ma alle nostre latitudini questo provocherebbe notevoli disagi. Esistono soluzioni alternative, al suicidio: quando uno dei suddetti vuole comprare un libro di Murakami (nome o cognome), lo prende in mano, lo sfoglia… fa’ che gli cada in testa un volume di Dostoevskij (ma non nella ristampa de I Mammut, che hanno la copertina morbida. Altro piccolo desiderio: regala un volume di poesia Vogon agli inventori delle edizioni I Mammut). Oppure metti la copertina di 1Q84 a Dio odia il Giappone di Coupland. E poi facciamoci due risate. So che tu puoi, è un desiderio molto importante, per me.
Vorrei chiederti anche di far capire alla gente che le Graphic Novel, i fumetti, la fantascienza e l’horror (quello decente alla Lovecraft, non quello adolescenziale con luccicosi vampiri effemminati) sono generi che hanno e meritano lo stesso rilievo della letteratura “seria”, che, se scritti bene, sono ottimi libri e hanno molto da dare. Vorrei chiedertelo, ma non ti occupi di miracoli! Soprassediamo.
Trip. Caro Babbo, sii gentile. A Natale vorrei che insegnassi a questo Paese che gli studenti non sono ospiti sgraditi dei musei, ma delegazioni d’onore. La riduzione non e’ un atto di carita’, ma un investimento. Una scommessa di intelligenza. Possibile che siamo tra i pochi Paesi europei dove essere under 26 non ha quasi mai vantaggi?
Carissimo Babbo, inoltre, se puoi, ricorda a chi di dovere che il turismo e’ una risorsa e non un impiccio. Che la conservazione del patrimonio e’ un dovere morale e civile. Perche’ sai, di bellezza, in Italia, ci occupiamo solo quando i muri crollano, gli affreschi si sciolgono e i quadri si stingono. Egregio Babbo, ancora, una richiesta un po’ piu’ stupida da noi che viaggiamo col naso all’insu’: riusciresti a far passare la moratoria dei tuoi sosia appesi alle terrazze???
Non credo di avere altri desideri particolari, come vedi ho chiesto solo piccole cose, di poco conto e non per me, ma per l’umanità tutta. Per il resto vedi tu, qualche dolce o qualche bottiglia di vino vanno sempre bene, sotto l’albero. Se proprio ti avanzasse spazio nel saccone, mi servirebbero giornate da 26 ore, così da potermi ritagliare due ore per leggere, la sera. E magari anche un paio di settimane bonus ogni anno, per poter viaggiare e conoscere il mondo. Tutto qui.
Saluta le renne.
Redazione SALT