Aspettando il vento, una fiaba verso il Sud edita da Becco Giallo
Dalla pièce teatrale di Francesco Niccolini e Luigi d’Elia, illustrato da Simone Cortesi
Pedalare veloce fino a quando ti manca il respiro. Guardare il cielo e sorridere alla luna. Sentire caldo e freddo nello stesso momento mentre lo sforzo di arrivare il prima possibile alla meta lotta contro il vento fresco delle sere d’estate, quello che ti fa venire la pelle d’oca e ti fa scivolare via il laccio dai capelli così che ti ritrovi con una chioma che ti insegue mentre pedali sempre più forte. Aspettando il vento è un po’ tutto questo, è la versione di una pièce teatrale di Francesco Niccolini e Luigi d’Elia illustrato da Simone Cortesi che, edito nel 2014 da Becco Giallo, è una favola con paesaggi così belli che ti ci vorresti trasferire. La vera fortuna, però, è che i paesaggi di questo graphic novel sono reali.
In palude non esiste il silenzio, nemmeno nel buio: è tutto vivo
Siamo in Puglia, a Serranova, un paesino in provincia di Brindisi e a pochi chilometri da Torre Guaceto, una palude fitta fitta di canneti a pochi passi dal mare. Arturo ha 9 anni ed è appena arrivato in questo luogo che pare senza spazio e tempo, ricco com’è di natura e di bellezza. Suo papà fa il capostazione e ogni tanto lui e la sua mamma si ritrovano a inseguirlo nelle varie città in cui viene trasferito, scoprendo ogni volta nuovi amici: reali o immaginari.
La prima vera amicizia nasce con la Tramontana, quella che invece di spettinare i capelli pare lisciarli. È il vento che soffia quando suo papà canta Domenica Modugno, mentre il cielo si tinge di azzurro e allora sì che viene ancora più voglia di volare. La seconda amica è Caterina, una bambina tutta occhiali e apparecchio e con un’infinita passione per l’ornitologia. Quanto pesa una rondine che attraversa mezzo mondo durante le sue migrazioni? E un barbagianni? Caterina lo sa, conosce tutte le speci che volano attorno a Torre Guaceto dove la natura è incontaminata e non c’è ancora nessun segno dell’uomo se non il capanno di Andrea, il terzo amico di Arturo.
Andrea esiste ma non esiste, chi può saperlo, eppure ad Arturo non importa poi molto. È grazie a lui e al suo cuore che batte forte per Caterina che Arturo si ritroverà a esplorare il mondo per la prima volta, da solo. Si scoprirà a disubbidire ai genitori, un piccolo atto reazionario che viene raccontato però come una spinta per la fantasia e un viaggio ai confini del piccolo paese dove la natura è incontaminata e le ombre fanno paura ma risvegliano la mente solleticandola un po’. È la fantasia che rinasce, è quel processo naturale – la crescita – che si nasconde dietro tavole in cui il testo si alterna a spazi infiniti tutti dedicatati alla natura.
Perché questo racconto è il desiderio di spiccare il volo verso l’età adulta, verso i primi amori e le prime amicizie: quelle che lasciano segni profondi nel cuore e nei ricordi.
Titolo | Aspettando il vento
Autori | Francesco Niccolini, Luigi D’Elia, Simone Cortesi
Casa editrice | Becco Giallo
Anno | 2014