And SALT this is Christmas |#LaELi
Titolo rigorosamente da leggersi “Ent sou zsis iz christmààs?” per dirla con l’accento proprio alla lista che sto per propinarvi, pervasa dalla francofonia che mi scircondà. Mesdames et Messieurs, in esclusiva per voi, ecco un poker di pensierini salva derrière da cui attingere idee regalo per Natale e/o per compleanni, sanvalentini, topi dentista e Fêtes de la République durante tutto il 2016.
Il fil rouge della questione?! La France, ça va sans dire!
Che beviate del vin brulé o un calice di champagne o che preferiate la velouté di tompinamburi al paté d’oca, state in guardia: un pizzico di French touche si insinua sempre e comunque, insistente e puntuale, nelle nostrane festività natalizie, nascosto tra le scatole di latta di maitre chocolatiers, arrotolato in crêpes in ogni mercatino o addensato in preziosi barattoli di fois gras.
Se pero’ volete dare al vostro Natale un gusto d’oltralpe evitando ai vostri cari di passare tutto il mese di febbraio su un tapisroulant per recuperare la silhouette, potrete impilare sotto l’albero regali francofili a zero calorie, declinati come segue.
Un ciddi’ da avere sempre in auto: Random Access Memories, dei Daft Punk.
Oltre ad essere una preziosa e rarissima testimonianza di Francesi che parlano Inglese senza accento (ai siink zat!), quest’album del 2013 é rinvigorante ed esaltante ad ogni ascolto. Perfino camaleontico direi, giacché si adatta ad ogni occasione o attività, che tu voglia concentrarti nello scrivere una pièce, cercare in bici le verdure per una ratatouille, aspettare che sia pronto il caffé prima di addentare il croissant. E poi c’é quel pezzo li’ con Moroder che racconta la sua vita usando microfoni diversi per ogni decennio della sua esistenza, e Get Lucky che ispirerà perfino l’invitato meno sbronzo facendolo ondeggiare a ritmo serrato.
Un divuddi’ e due ore da condividere coi cari: Les Intouchables (Quasi Amici in Italiano).
Una bella storia, che é perfino una storia vera di profonda amicizia. Se per voi questo film non é ancora un déja-vu, Natale potrebbe essere l’occasione giusta per regalarselo! Ci sono tutti gli ingredienti tipici della commedia alla francese: una coppia improbabile, estremi che si incontrano, qualche stereotipo, ottimismo e un perfetto dosaggio di ironia e commozione, balsamo per lo spettatore. E Omar Sy, nato come comico sul piccolo schermo, convince e colpisce nel segno: chapeau!
Un manoscritto pseudo filosofico : Ce pays qui aime les idées, di Sudhir Hazareesingh.
Scritto da un professore di Oxford, questo libro propone un accorato ed accurato ritratto del modo di pensare à la française. I Francesi adorano l’astrazione, la teoria, le spiegazioni universali; figli della loro grande tradizione filosofica hanno un filino di complesso di superiorità intellettuale, quello charme tipico da puzza sotto al naso, che glielo perdoniamo perché a lato sono bon vivants, giocano alla pétanque e hanno il vino buono. Il libro comincia da Cartesio e ci disegna con ironia e nonchalance il DNA della mente francese, passando in rassegna Voltaire, Rousseau, Robespierre e Comte, e fornendo esempi attinti da un ricco repertorio di figure storiche più o meno recenti, come Hollande, Chirac e Sarkozy, col suo complesso di Bonaparte. Insomma, se amate i Francesi, vi servirà per capirli ancora meglio, se invece non li apprezzate, scoprirete tutte le loro irreversibili debolezze e la loro inclinazione a lamentarsi e a fare scioperi e/o rivoluzioni.
Una meta enogastrofrancedeutica: Les Fêtes de Bayonne dal 27 al 30 luglio
Bayonne é la città regina dei paesi baschi francesi e si colloca nell’angolo in basso a sinistra de l’Hexagon: a 30 minuti dalla Spagna, a 40 dai Pirenei e a 10 dalle spiagge di Biarritz un po’ glamour e tanto billabong. Questo già sarebbe sufficiente per offrire un weekend a amici e dolci metà, a meno che siate gelosi dei surfisti sull’oceano. Ma c’é dell’altro! Non solo la città di Bayonne ha delle viuzze dove perdersi é imperativo ed inevitabile, non solo é conosciutissima per le sue cioccolaterie e i suoi negozietti di prodotti baschi coloratissimi, ma –veniamo all’annuncio clou – ogni estate si festeggia alla follia nel suo centro storico, appunto durante le Fetes de Bayonne o le Bayonako Bestak, in basco. La città si popola di migliaia di festaioli rigorosamente vestiti in rosso e bianco (no, la tenuta da Babbo Natale non é consentita), spettatori o protagonisti di mini corride, musiche e balli tipici, sfilate di re fantoccio, regate, giochi di squadra e chi più ne ha più ne metta.
Il finale, senza sorprese, si articola attorno a brindisi e bontà basche: affettati, vini, formaggi di pecora, peperoncino di Espelette, vini, cioccolato, gateaux basques, vini e … un ambiance giovialissima!
Riassumendo, tre giorni di bon voyage, bon appétit e cin cin!
E voilà. Les jeux sont faits : qui c’é tutto, les amis!
Se proprio proprio volete fare un exploit, aggiungete il noleggio di una cyclette per i commensali, o, meglio ancora, vedete di organizzarvi per un’alba sulla Duna di Pyla.
Altrimenti regalatemi un bidet che qui in Francia non ne hanno mai avuti! Joyeux Noël!
Elisa Cugnaschi