Amore: Bello e Possibile
Nonostante il singolo Fotoromanza risalga alla primavera del lontano ‘84, ancora oggi ci ritroviamo tutti col sapere che per Gianna Nannini, all’epoca ribelle trentenne, l’amore fosse paragonabile a gelati al veleno, bombe in hotel e camere a gas…e chi più ne ha più ne metta. Oggi come ieri, in tanti continuano a canticchiare questo tormentone pensando alla propria lei o al proprio lui, alla propria relazione rendendosi conto che sta ormai sfumando… sperando sempre nella stessa telefonata (o chissà, di questi tempi quantomeno in un sms!).
Quante persone si sono dunque ritrovate nelle rauche confessioni della nostra rocker nazionale? Dall’immortale Bello e impossibile che ha consacrato la senese ad artista internazionale, passando per la sua commovente Meravigliosa creatura, uscita a radio unificate il primo minuto del 1 gennaio ’95, fino ad arrivare ai successi più recenti, come la toccante Sei nell’anima?
Certo il suo carattere crudo ed irrequieto ci ha abituati a scandali, uscite e dichiarazioni scomode, che, tradotte in senso più eroico, possono essere considerate come enormi testimonianze di libertà, benché celate dietro il personaggio della cattiva ragazza. Gianna è un’inguaribile libertaria, una paladina dell’emancipazione in abiti stropicciati e modi un po’ spicci. Come racconta lei stessa «Essere liberi significa non escludere uno dei due sessi. Non sono omosessuale. Non sono neanche bisessuale, che è una etichetta stupida che mi attribuiscono di frequente». Gianna ha scelto di esibire le sue diversità, come ci dice in Volo, brano dell’immenso album Aria.
Tante canzoni d’Amore, dunque, di cui non sappiamo chi sia il destinatario, e neppure se questi sia un lui o una lei…ma è davvero importante? L’Amore non è forse lo stesso in ogni caso? La passione che lega due amanti non si traduce forse con la stessa poesia, non implica il medesimo trasporto e quel solito gioco micidiale?
Bello e impossibile. Per molti forse l’amore omosessuale è ancora questo, purtroppo, lasciando volutamente perdere tanti altri per cui nemmeno può essere considerato bello: una parte di società, quest’ultima, complice di ogni Suicidio d’Amore, tanto dolcemente narrato da Gianna nel suo duetto con Pacifico, ma tanto tremendo sulle pagine di cronaca.
Perché l’amore omosessuale dovrebbe essere impossibile? Perché è ancora visto come fuori luogo e inadeguato? L’amore sbagliato è quello malato, quello che fa star male, quello violento e non condiviso.
E tutto cio’ prescinde dall’orientamento sessuale dei due amanti, che, come tutti gli altri esseri umani, sono solo pedine in balia di Cupido.
L’ Amore infatti, quello vero, ben distante dalla negatività e dalla violenza, invade ed investe ognuno di noi a prescindere dagli aggettivi e dai generi. E, giusto per chiarirci, se una relazione è negativa il termine Amore non andrebbe nemmeno impiegato. Allora perché tanto clamore riguardo a un felice legame tra persone dello stesso sesso?
Tegan & Sara sono due sorelle canadesi più conosciute al di là dell’Oceano che al di qua. Entrambe sono attratte da persone dello stesso sesso; entrambe sono state innamorate ed entrambe non hanno paura di dirlo né di farvi riferimento nei loro testi, solo di rado espliciti. Nel loro ultimo disco, Hearthrob, le canzoni si colorano di sfumature più intense, ben nascoste da motivetti e synth up-beat e vivaci dei tempi di Closer.
Spesso i commenti relativi alle loro performance, come anche quelle di altri artisti gay, vertono non poco sull’orientamento sessuale dei cantanti, quasi fosse un fattore di morboso interesse per il grande pubblico, quel tocco di colore in più che un po’ scandalizza e un po’ incuriosisce, a seconda della moda. Tutto cio’, ovviamente, a discapito della Musica, che malamente perde il suo ruolo di protagonista. A più riprese le due gemelle hanno infatti espresso il desiderio di essere giudicate solo per la loro produzione musicale, e non per la loro nazionalità o il fatto di essere sorelle, né per il fatto che siano donne e né, tantomeno, per essere lesbiche.
Ci sono poi altri artisti che, al contrario, decidono deliberatamente di condividere con il pubblico gli aspetti più intimi del loro Amore. E’ il caso di Baths, musicista dichiaratamente omosessuale che fa musica elettronica e che ha modi e temi ben lontani dalla delicatezza di Tegan & Sara. Nella sua ultima pubblicazione, Obsidian, affronta infatti la questione dell’amore omosessuale concentrandosi sul piano prettamente fisico, raggiungendo l’apice in No Eyes, un pezzo dal testo molto esplicito.
Insomma, di canzoni sull’Amore LGBT non ce ne sono. Ci sono canzoni sull’Amore, quelle sì. Tante, tantissime. E sono sempre state le più cantate, da che mondo è mondo.
C’è perfino Tiziano Ferro, che si struggeva in Sere Nere prima del suo coming out, un motivetto – diciamocelo – un po’ straziante, ma che almeno una volta abbiamo cantato tutti, senza porci troppe domande sulla sua vita sentimentale (tra l’altro da quando ha detto che è gay ci pensiamo, non è pazzesco!?). C’è Gianna Nannini, che in diciotto album di Amore ci ha scioccati, riempiti, affogati e commossi. Ci sono Tegan e Sara, che a colpi di indie folk difendono la loro omosessualità. Certo, c’é anche chi del proprio orientamento sessuale ha deciso sua sponte di farne una bandiera.
Ma alla fine, ogni canzone d’amore – che parli di gelati al veleno, di notti insonni o di rapporti appassionati, che sia tra uomo e donna o tra uomo e uomo o tra donna e donna – è, semplicemente, una canzone d’amore. E ogni Amore, é semplicemente un Amore: bello e -speriamo lo sia per tutti- possibile.
Elisa Cugnaschi