Album – L’inquietudine dietro la memoria
Bazzicando per le bancherelle del Lucca Comics mi sono imbattuta in un volume nero dalla copertina in cartone ruvido e dall’aspetto molto misterioso…mio subito (con elegantissima dedica)! Si tratta di “Album” di Marco Cazzato, illustratore poliedrico noto per collaborazioni con quotidiani nazionali e case editrici. Il libro è stato pubblicato da GRRRZ Comic Art Book, piccola casa editrice di Genova di cui vi ho già parlato in più occasioni, e a quanto pare la produzione è stata una piccola impresa. L’autore, infatti, ha chiesto espressamente che la scala di neri stampata risultasse esattamente uguale a quella usata nei disegni originali (sì io non sapevo mica che i colori delle illustrazioni riprodotti su libri risultassero quasi sempre diversi da quelli originali!).
Si capisce subito il perché di questa particolare richiesta. Tutti i disegni nascono da uno sfondo nero sopra il quale l’artista sovrappone mano a mano la luce. L’effetto non è scontato, perché è proprio nelle sfumature di luce, nell’assenza di luce o nella “sovraesposizione” dell’immagine che si ritrova il principale mezzo di comunicazione dell’opera. Ho parlato di sovraesposizione non a caso. Come si intuisce dal titolo, il libro raccoglie un insieme di vecchie foto di famiglia, apparentemente sconnesse le une con le altre, se non dal fatto che, trovandosi nello stesso album, si presume appartengano alla stessa famiglia. Quale famiglia? Direi quasi la famiglia di tutti. Non vi è mai capitato di sfogliare un vecchio album della vostra famiglia e non riconoscere praticamente nessuno? Oppure di rivedere vostri ricordi immortalati dalla macchina fotografica e rendervi conto che non corrispondono poi molto a come ve li ricordate? Ecco, l’intento dell’autore è proprio quello di riprodurre il senso di straniazione di fronte a queste “anomalie” che ogni tanto ci gioca la memoria. E lo fa senza temere di andare a pescare a piene mani dal surrealismo.
In tutte le immagini, anche quelle con soggetti esclusivamente realistici, si intuisce che ci sia qualcosa di anomalo, dalle espressioni caricate dei volti, dalla luce che si posa in modo innaturale, ma studiato nei minimi dettagli, su alcuni particolari, deformandoli. In altre immagini, però, l’autore inserisce anche tentacoli e, apparentemente, dinosauri, come se fosse la cosa più normale del mondo ritrovarli in un album di famiglia. Altre volte sono i comportamenti delle persone ritratte a disturbare, come se fosse normale farsi una fotografia tutti sorridenti davanti alla casa dei nonni che va in fiamme. Anche le rare didascalie sparse all’interno del libro più che dare spiegazioni, quasi decontestualizzano l’immagine, perché apparentemente non hanno alcun legame con ciò che vi è ritratto.
È difficile da spiegare, ma la prima volta che ho sfogliato questo libro mi sono ritrovata dopo le prime pagine con un senso di disagio di cui non mi riuscivo a capacitare. E quando sono andata avanti per cercare di capire il filo conduttore di tutta l’opera è stato solo peggio, perché le immagini, pur rappresentando a prima vista un contesto familiare, si sono caricate di dettagli sempre più inquietanti, o meglio, inquietanti perché impossibili da razionalizzare. A volte, sparse qua e là ci sono piccole vignette in cui è riprodotto un particolare di una fotografia che si trova solo qualche pagina più avanti, e sfogliando queste pagine non ho fatto altro che cercare spasmodicamente quel dettaglio, mentre mi facevo viaggioni su cosa avrebbe potuto rappresentare.
La postfazione spiega, in modo veramente limpido, il senso di questo libro. Immagine dopo immagine l’artista ha “composto” la sua personale melodia di inquietudine e straniazione spargendo nelle pagine le note che, solamente nella loro interezza, possono trasmettere il messaggio finale. E questo messaggio non potrebbe esistere se non nella forma di fumetto, perché, pur mancando completamente dei classici balloon o della divisione in vignette della pagina, è solamente con il susseguirsi delle immagini che il tutto acquisisce senso, proprio come nella classica definizione di “arte sequenziale”.
Sono rimasta veramente molto colpita da quest’opera, che assume nuove sfumature ad ogni lettura. Vi sconsiglio però di leggerla, come ho fatto io, quasi al buio e prima di andare a dormire. O forse sì..
Titolo: Album
Autore: Marco Cazzato
Casa Editrice: GRRRZ Comic Art Books
Anno di Pubblicazione: 2016