“Gli Amari Consigli” o come non farsi consigliare dalle proprie visioni
Ho conosciuto il lavoro di Nicolò Pellizzon qualche anno fa, quando il titolo del suo primo graphic novel “Lezioni di Anatomia” (edito nel 2012 da GRRRZ Comic Art Book) è risultato irresistibile ai miei occhi di studentessa di medicina. Ero rimasta veramente molto colpita dalla bellezza e dall’originalità delle illustrazioni, e non solo io dato che nel 2013 ha vinto il Premio Carlo Boscarato al Trevis Comic Book Festival per il Miglior Fumetto Italiano. Per questo, quando a ottobre 2014 è uscito il suo nuovo lavoro “Gli Amari Consigli” (edito da BAO Publishing per la collana “Le città viste dall’alto) non mi sono lasciata sfuggire una copia autografata al Lucca Comics.
La cosa che colpisce immediatamente mentre sfogli questo volume è la scelta dei colori. Tutte le tavole sono colorate esclusivamente con sfumature super sature di rosso, giallo, fucsia e nero. Le grandi campiture nere producono un marcatissimo contrasto in ogni vignetta, così come la chinatura fatta rigorosamente a pennello con tratti spessi e sinuosi avvolge elegantemente queste figure umane dai grandissimi occhi a mandorla e dalle lunghe mani così peculiari nello stile di Pellizzon.
Ma veniamo alla storia. Sara è una laureata in lettere con la passione per i libri e l’editoria che, tuttavia, si trova ingabbiata in saltuari lavoretti che non la soddisfano e non le permettono di realizzarsi. Così com’è vi potrebbe sembrare una vita normalissima e, purtroppo, molto simile a quella di tantissimi ragazzi della nostra generazione, che è anche quella dell’autore, classe 1985. Ma non è affatto vero. Sara, infatti, da quando era una bambina è soggetta ad allucinazioni visive che la portano ad incrociare la sua strada con esseri mitologici dall’aspetto infernale che le preannunciano un futuro apocalittico imminente. Sembra, anche, che la realizzazione o meno della fine del mondo dipenda esclusivamente da alcune scelte che Sara sarà tenuta a fare nella sua vita di tutti i giorni… Insomma, mentre le visioni e i segni premonitori si succedono, la nostra protagonista si troverà a dover affrontare questi esseri non solo con sedute psicanalitiche e psicofarmaci.
Lo scontro tra scelte individuali e destino già scritto ci fa capire che i temi centrali della vicenda siano niente po’ po’ di meno che l’esistenza o meno del libero arbitrio e la definizione di realtà. Ci viene detto, infatti, che le visioni di Sara non siano altro che la sua capacità innata e misteriosa di sbirciare al di là della “quinta” della realtà verso le forze che davvero rappresentano il motore che muove tutta la baracca. Nonostante, alla fine, la protagonista, nel disperato tentativo di interrompere l’apocalisse imminente, cominci effettivamente ad ascoltare e comportarsi come consigliato dalle visioni, sembra che niente ormai possa allontanare la fine che sta arrivando e che forse niente e nessuna scelta fatta precedentemente in fondo abbia mai contato davvero perché “La fine è scritta nell’inizio e mai si concluderà”. Il finale rimane aperto e inconcluso, come a significare che non esiste una risposta univoca agli interrogativi aperti, e per sottolineare il tutto, l’ultimo balloon recita un bel “Porca vacca”.
La narrazione e il coinvolgimento nella storia non sarebbero affatto efficaci senza lo stile particolarissimo di Pellizzon. Infatti, attingendo da immaginari mitologici di varia provenienza, non mi metto neanche a provare ad individuarli, occultismo e simboli alchemici l’autore crea visioni dell’apocalisse veramente affascinanti e accattivanti. Anche la suddivisione della pagina è funzionale al fornire più spazio possibile a questi disegni visionari. Come mi era parso anche in “Lezioni di Anatomia”, però, a volte sembra che la narrazione sia sacrificata oppure sia esclusivamente funzionale alla messa in mostra di questi, pur spettacolari, disegni.
Recentemente il nostro autore ha pubblicato un nuovo volume in autoproduzione, questa volta una raccolta di racconti già editi in passato su varie pubblicazioni e un racconto inedito di 20 pagine, dal titolo Abraxas, incentrato sempre su entità misteriose che si nascondono nei meandri della realtà. Potete accaparrarvelo e vederne una anteprima qui. Consigliato assolutamente a chi vuole scoprire cosa può fare un grande illustratore con uno strumento di comunicazione così versatile e potente come il fumetto.
titolo | Gli Amari Consigli
autore: Nicolò Pellizzon
editore | BAO Publishing
collana | Le città viste dall’alto
anno | 2014