Lo schema dell’articolo di oggi, così come me lo sono appuntato prima di iniziare a scrivere:
A. inizio a effetto che cala nel mood giusto
B. intro sul personaggio chi è cosa ha fatto
C. cos’è i love you honeybear concetto e musica
D. pillole pezzo pezzo e grandi derive
E. conclusione a effetto che lascia grande considerazione per l’autore
INIZIO A EFFETTO CHE CALA NEL MOOD GIUSTO: I LOVE YOU, META-LETTORE
Ora, più a effetto di un articolo che inizia come un meta-articolo non so cosa possa esserci.
La critica è: cosa c’entra questo inizio a cazzo con l’album di cui si è scelto di parlarvi oggi?
Innanzitutto c’entra col fatto che iniziare un articolo è sempre tra le cose più noiose e difficili al mondo. Si scade spesso nel “Josh Tillman, vero nome di Father John Misty, nasce a Bangkok nel 1927, in piena carestia di sgombri e ha pubblicato questo album di cui non ve ne frega niente nel 2015. L’album parla d’amore”.
Volendo evitare un avvio così scolastico, è sempre necessario inventarsi qualcosa. Oggi non avevo voglia di inventarmi niente, e quindi mi sono inventato questa pantomima dello schema dell’articolo. Che però, sidàilcasoche, c’entra molto con l’artista di cui parliamo oggi, perché Father John Misty è un meta-artista e il suo album I Love You, Honeybear è un meta-album.
Quindi ti sto facendo credere che non avevo voglia di pensare a come iniziare l’articolo, quando in realtà forse c’ho pensato (più o meno) a lungo e questo è proprio il modo più coerente di iniziarlo e mi permette subito di farvi capire che razza di tipo sia il Tillman. Un meta-articolo per un meta-artista.
Tutto uno strafottio di arte concettuale che si rincorre, capisci?
Una parodia autentica di un amore reale raccontata da un narratore poco credibile
Se mi fai lo sforzo di essere un meta-lettore, chiudiamo il cerchio. Cosa farebbe un meta-lettore? Un meta-lettore chiuderebbe la pagina e se lo andrebbe ad ascoltarlo per i fatti suoi, l’album, senza farsi dire dal primo imbecille che passa come e cosa pensare dell’album che ha ascoltato.
[…] Father John Misty | I Love You, Honeybear e un mucchio di altre panzane […]