Ciao mamma, io viaggio col baratto!
A noi di Trip proprio stanno a cuore i viaggiatori dalle copiose ambizioni ma col portafogli da rimborso spese, e, a dirla tutta, un po’ pure i girovaghi col braccino corto: basta che almeno ci facciano un sorriso. O ci insegnino qualcosa, o ci cucinino un piatto, o ci facciano un servizio fotografico… insomma, son tutti benvenuti, sulla base di una sensata e genuina condivisione. Che poi è un po’ il senso e la base di quel che avrà luogo in tutta Italia dal 16 al 22 novembre, durante quel prodigio di genialità e generosità che è la Settimana del Baratto.
Pratica andata perduta con l’avvento del becero capitalismo, abbiamo comunque studiato tutti alle elementari quanto fosse sensazionale e dannatamente poco pratico viaggiare con dodici capre al seguito per andare a far compere al mercato locale. Ebbene, oggidì, con ineguagliabili supporti da era della sharing economy (che poi in realtà qualche secolo fa si “scierava” per davvero altroché rating su blablacar), perfino il baratto raggiunge nuove dimensioni e, parte interessantissima della faccenda, migliaia di destinazioni.
Sì perchè l’iniziativa, ormai alla sua settima edizione, vede coinvolti centinaia di bed and breakfast sparsi in tutte le regioni della penisola che offrono dunque ospitalità gratuita a tutti coloro che giungeranno volenterosi o portando doni.
Onde evitare pero’ inflazionatissimi revivals di trii di uomini con oro, incenso e mirra, o afflussi di external designer in strutture senza giardino, gli organizzatori hanno ben pensato di creare una piattaforma online in grado di combinare al meglio le richieste degli albergatori con le offerte dei viaggiatori. Simpatica e decisamente intuitiva, la pagina dedicata all’iniziativa sul portale apposito si divide infatti tra la lista dei desideri e quella delle proposte, entrambe farcite di una creatività eccezionale che tradisce già l’atmosfera gioviale e riconoscente che sortirà da questi scambi. Ciascuna sezione è inoltre divisa per sotto categorie, così da rendere ancora più facile l’incontro tra offerente e beneficiario, anzi, meglio sarebbe dire in questo caso tra beneficiari tout court.
Tra i beni più gettonati regnano sovrani olio e vino di qualità, un classico sempre apprezzato, mentre sono tanti i bed and breakfast che richiedono geeks in grado di mettere a punto il sito internet o abili pollici verdi pronti a far rinsavire le ortensie della zia, o ancora massaggiatori o maestri zen in grado di far sopportare gli scleri della suddetta zia.
Poi ci sono richieste eccezionali, tipo chi propone ospitalità per un weekend da novembre a maggio in cambio della riparazione di una boccia di neve dal grande valore affettivo (sì, si tratta proprio di quello che vi è appena uscito su google, la gloriosa palla-di-vetro-con-monumento!), o chi vorrebbe invece un artista che faccia un murales o qualcuno che gli riempia il guardaroba di abiti vintage anni ’50. Oppure ancora c’è un albergatrice che ricerca una madrelingua moscovita per organizzare una settimana russa – che è effettivamente altrettanto undeground che l’insalata bianca, ma ben più entusiasmante.
Dall’altra parte fioccano le proposte di babysitter e consulenze legali, ma il mio vero idolo è il cantante amatore che propone una serata avente per tema tutto il repertorio di Renato Zero, della quale potranno beneficiare tutti gli ospiti, beninteso! Altrimenti, continuando senza considerare triangoli, c’è chi baratta la sua collezione di Tex, chi dieci libri di narrativa o intere enciclopedie, chi propone lezione di ukulele, corsi di tango argentino o ancora chi è esperto di storytelling e mette a disposizione la sua inventiva per fare pubblicità al B&B.
Insomma, ce n’è per tutti e per tutti i gusti amici belli, roba che viene voglia di aprire un B&B solo per conoscere gente appassionata dai più svariati interessi e dalle mille competenze… Oppure voglia di preparare una nuova valigia ancora, da riempire magari con qualche attrezzo all’andata e poi da svuotare di un bel malloppo di incontri e belle cose da raccontare. Ah, per info, sappiate che non tutti i bagagli saranno da preparare per l’ultima settimana di novembre, o almeno non solo. Alcuni gestori propongono infatti anche altri periodi e poi, ciliegina sulla torta per gli aspiranti Zero in tournèe e per tutti gli altri appassionati di questo baratto tutto particolare, esiste un sito che offre alloggio in cambio di beni e servizi tutto l’anno: cliccate qui , proponete quel che vi riesce meglio, mettete da parte il portafogli… e buon viaggio!
Elisa Cugnaschi