Give Me 5 (Caldo Atroce Edition) | vol.13

Give Me 5 (Caldo Atroce Edition) | vol.13

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Settimana 13 - 19 luglio 2015

Bellaraga. Come butta? Nella suburbia di Bande Nere si collassa di caldo, e appena appizzi l’aria condizionata arriva l’Enigmista a trapanarti l’arcata sopraccigliare con una sinusite splatter. Manco Lapo dopo la decima botta gli frigge così il cervello.

Vitadistenti come sempre, insomma. Ma noi abbiamo la nostra medicina segreta, avete già capito dai.
“Un Give me 5 mega!”
No raga, mi dispiace, ma no. Cioè, ok tutto, l’autopromozione, l’hype e cazziemmazzi, ma qui c’è proprio bisogno di manciate di OKI, a rovinarsi, da buttare a mazzette sul tavolo. Altro che Give me 5.
Give me 5 bustine.

 

Dargen D’Amico | La Lobby dei Semafori

Trovatemi un reppers che reppa su una base che sembra essere una mistura di Moderat e Loco Dice (complimenti all’esordiente producer Alessio Buso). La canzone è molto divertente e il ritornello si lascia cantare di gusto. Drammaticamente neorealista in alcuni spunti. “Esci di casa col progetto di bere una cosa, magari un impegno, magari una sposa… invece trovi la Lobby dei Semafori.”

Guè Pequeno | Fuori Orario

Il Bravo Ragazzo d’Oro è tornato, più Vero che mai. Che è una frase che mi serve per mettere nei tag tutti i titoli dei suoi album solisti. Solo un pezzo come questo poteva farci dimenticare per un attimo quella porcheria immonda che ha fatto con Akon. Un paio di barre sono da Premio Strega, senza considerare che Don Joe mette la firma su una produzione che ti fa ciao dal finestrino, dal pastoso gusto vecchia scuola.

Videomind | È normale

Clementino, Francesco Paura e Dj Tayone riuniti sotto il vessillo Videomind, riuscitissimo progetto del 2010 in cui miscelano rap, elettronica, funky e musica dance. Il ritornello, oltre ad avere le stimmate della hit, è uno sfogo che ci sentiamo di sposare in toto in questo drammatico luglio milanese.

Ghemon | La Verità (Non Abita Più Qua)

Gianluca Picariello da Avellino aka Ghemon aka Gilmar in uno dei miei suoi brani preferiti (in italiano vuol dire che è una delle canzoni che mi piacciono di più della sua discografia). “Potrei fingere e dirti che puoi sempre vincere, ma dove sarebbe la novità?, la verità non abita più qua”: nella sua semplicità, il ritornello non perde mai d’impatto ogni volta che lo ascolto. In effetti, far passare il messaggio che la sconfitta prima o poi arriva (capitò anche al Milan degli Invincibili nel ’93, per dire), è contemplabile, fa parte del gioco, può essere rivoluzionario, specialmente nel contesto hip hop (nostrano e non), in cui la sceneggiatura prevede sempre e comunque il pimpaggio di ego ipertrofici e inscalfibili. Ancora una volta, poi, merita una menzione speciale chi ha confezionato musicalmente la cosa, in questo caso il buon Fabio ‘Musta’ Orza. Giù il cappello.

Maruego con Caneda | Cioccolata

Il caso rap dello scorso anno. Maruego ha scatenato un putiferio, con prese di posizione forti da una parte e dell’altra, roba che manco guelfi e ghibellini nel milleddue. Dunque: Maruego sì o Maruego no? Bè, che dire?, è chiaro che, da una posizione di equidistanza, noi si potrebbe tutto sommato affermare che, ad un ascolto non superficiale, le convergenze parallele… ohffanculo, MARUEGO SÌ. Maruego sì, è ovvio! Solo se siete cattocomunisti in menopausa o nazifasci con la sindrome del micropene potete pensare che questo pezzo non meriti il Nobel per la Letteratura. LASCIOCCOLATA.

 

A lunedì prossimo bro. Sempre che non ci transustanziamo in Spirito Santo prima, per colpa del caldo atroce.

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