Crave, di Sarah Kane
Dunque, l’altra sera in televisione, in una trasmissione su Leopardi, ho visto un sondaggio di Demos che diceva che circa il 77% degli italiani legge raramente, o non legge affatto, poesie. Il 23% rimanente, che dichiarava di leggerle spesso, era composto per la maggior parte da studenti delle scuole superiori.
Ora, due cose mi hanno fatto riflettere: punto primo, in televisione si è parlato di poesia. Say whaaaat. Punto secondo: a mio parere (ed è un parere probabilmente infondato) il motivo per cui molti di noi non si avvicinano nemmeno alla poesia è che la si associa a qualcosa di intellettualoide, di molto riflessivo e, diciamocelo, di noioso.
Ecco, questo fenomeno di associazione di idee può verificarsi per numerose ragioni:
a) alcune poesie sono effettivamente noiose;
b) ci hanno spacciato Leopardi&Co. come una manica di insofferenti inaciditi da innumerevoli pali, facendoci credere che DAVVERO LA POESIA E’ TUTTA QUI E VA STUDIATA COSI’ PER FORZA ANCHE SE NESSUNO CAPISCE PERCHE’;
c) percepiamo il linguaggio poetico come qualcosa di adatto a qualche topo di biblioteca, non a noi che ci piace bere vino e ci piace far casino;
d) ci hanno fatto credere che la poesia sia solo quella confezionata in rime, quella che si trova sugli scaffali più remoti della libreria, quella che dura poche pagine, quella che va a capo quando fa la rima;
e) all of the above.
Sebbene io sia convinta che Leopardi e gli altri poeti isterici e tagliavene di cui sopra siano tutto fuorché isterici e tagliavene, ma che anzi siano i Kurt Cobain dell’800, quello che mi preme dire e che non preme a nessuno ascoltare è che i punti c) e d) sono sicuramente sbagliati.
Infatti di poesia, come di musica, ce n’è veramente per tutti i gusti, dalla classica al rock, al punk. Magari è nascosta, magari non c’era sull’antologia di italiano, magari non è proprio una poesia in senso canonico, ma c’è, e sta aspettando solo noi.
Per fare un esempio, vi lascio qui sotto un estratto dall’opera teatrale Crave, barbaramente tradotto in italiano con Febbre. L’autrice è Sarah Kane, scrittrice e drammaturga britannica molto controversa che fa di tutto per metterci a disagio. E chi l’ha mai sentita questa?
Un’amica, decisamente fuori dagli schemi pure lei, mi ha fatto leggere l’ultima opera di questa autrice, 4:48 Psychosis (cercatela anche su Youtube). Leggenda vuole che le 4:48 siano l’ora in cui l’autrice ha tentato per la prima volta il suicidio. Ci riesce poco tempo dopo: morta suicida a 28 anni, Sarah Kane è un ottimo antidoto per coloro che sono stati indotti a pensare che la letteratura, il teatro e la poesia siano una cosa noiosa.
Il testo in lingua originale è meraviglioso, ma chi non volesse cimentarsi con l’inglese trova la traduzione in italiano appena sotto.
Crave, by Sarah Kane
“And I want to play hide-and-seek and give you my clothes and tell you I like your shoes and sit on the steps while you take a bath and massage your neck and kiss your feet and hold your hand and go for a meal and not mind when you eat my food and meet you at Rudy’s and talk about the day and type up your letters and carry your boxes and laugh at your paranoia and give you tapes you don’t listen to and watch great films and watch terrible films and complain about the radio and take pictures of you when you’re sleeping and get up to fetch you coffee and bagels and Danish and go to Florent and drink coffee at midnight and have you steal my cigarettes and never be able to find a match and tell you about the tv programme I saw the night before and take you to the eye hospital and not laugh at your jokes and want you in the morning but let you sleep for a while and kiss your back and stroke your skin and tell you how much I love your hair your eyes your lips your neck your breasts your arse your
and sit on the steps smoking till your neighbour comes home and sit on the steps smoking till you come home and worry when you’re late and be amazed when you’re early and give you sunflowers and go to your party and dance till I’m black and be sorry when I’m wrong and happy when you forgive me and look at your photos and wish I’d known you forever and hear your voice in my ear and feel your skin on my skin and get scared when you’re angry and your eye has gone red and the other eye blue and your hair to the left and your face oriental and tell you you’re gorgeous and hug you when you’re anxious and hold you when you hurt and want you when I smell you and offend you when I touch you and whimper when I’m next to you and whimper when I’m not and dribble on your breast and smother you in the night and get cold when you take the blanket and hot when you don’t and melt when you smile and dissolve when you laugh and not understand why you think I’m rejecting you when I’m not rejecting you and wonder how you could think I’d ever reject you and wonder who you are but accept you anyway and tell you about the tree angel enchanted forest boy who flew across the ocean because he loved you and write poems for you and wonder why you don’t believe me and have a feeling so deep I can’t find words for it and want to buy you a kitten I’d get jealous of because it would get more attention than me and keep you in bed when you have to go and cry like a baby when you finally do and get rid of the roaches and buy you presents you don’t want and take them away again and ask you to marry me and you say no again but keep on asking because though you think I don’t mean it I do always have from the first time I asked you and wander the city thinking it’s empty without you and want what you want and think I’m losing myself but know I’m safe with you and tell you the worst of me and try to give you the best of me because you don’t deserve any less and answer your questions when I’d rather not and tell you the truth when I really don’t want to and try to be honest because I know you prefer it and think it’s all over but hang on in for just ten more minutes before you throw me out of your life and forget who I am and try to get closer to you because it’s beautiful learning to know you and well worth the effort and speak German to you badly and Hebrew to you worse and make love with you at three in the morning and somehow somehow somehow communicate some of the overwhelming undying overpowering unconditional all-encompassing heart-enriching mind-expanding on-going never-ending love I have for you.”
Febbre, di Sarah Kane
“E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe e sedermi sugli scalini mentre fai il bagno e massaggiarti il collo e baciarti i piedi e tenerti la mano e andare a cena fuori e non farci caso se mangi dal mio piatto e incontrarti da Rudy e parlare della giornata e battere a macchina le tue lettere e portare le tue scatole e ridere della tua paranoia e darti nastri che non ascolti e guardare film bellissimi e guardare film orribili e lamentarmi della radio e fotografarti mentre dormi e svegliarmi per portarti caffè brioches e ciambella e andare da Florent e bere caffè a mezzanotte e farmi rubare tutte le sigarette e non trovare mai un fiammifero e dirti quali programmi ho visto in tv la notte prima e portarti a far vedere l’occhio e non ridere delle tue barzellette e desiderarti di mattina ma lasciarti dormire ancora un po’ e baciarti la schiena e carezzarti la pelle e dirti quanto amo i tuoi capelli i tuoi occhi le tue labbra il tuo collo i tuoi seni il tuo culo il tuo…
e sedermi a fumare sulle scale finché il tuo vicino non torna a casa e sedermi a fumare sulle scale finché tu non torni a casa e preoccuparmi se fai tardi e meravigliarmi se torni presto e portarti girasoli e andare alla tua festa e ballare fino a diventare nero e essere mortificato quando sbaglio e felice quando mi perdoni e guardare le tue foto e desiderare di averti sempre conosciuta e sentire la tua voce nell’orecchio e sentire la tua pelle sulla mia pelle e spaventarmi quando sei arrabbiata e hai un occhio che è diventato rosso e l’altro blu e i capelli tutti a sinistra e la faccia orientale e dirti che sei splendida e abbracciarti se sei angosciata e stringerti se stai male e aver voglia di te se sento il tuo odore e darti fastidio quando ti tocco e lamentarmi quando sono con te e lamentarmi quando non sono con te e sbavare dietro ai tuoi seni e coprirti la notte e avere freddo quando prendi tutta la coperta e caldo quando non lo fai e sciogliermi quando sorridi e dissolvermi quando ridi e non capire perché credi che ti rifiuti visto che non ti rifiuto e domandarmi come hai fatto a pensare che ti avessi rifiutato e chiedermi chi sei ma accettarti chiunque tu sia e raccontarti dell’angelo dell’albero il bambino della foresta incantata che attraversò volando gli oceani per amor tuo e scrivere poesie per te e chiedermi perché non mi credi e provare un sentimento così profondo da non trovare le parole per esprimerlo e aver voglia di comperarti un gattino di cui diventerei subito geloso perché riceverebbe più attenzioni di me e tenerti a letto quando devi andare via e piangere come un bambino quando te ne vai e schiacciare gli scarafaggi e comprarti regali che non vuoi e riportarmeli via e chiederti di sposarmi e dopo che mi hai detto ancora una volta di no continuare a chiedertelo perché anche se credi che non lo voglia davvero io lo voglio veramente sin dalla prima volta che te l’ho chiesto e andare in giro per la città pensando che è vuota senza di te e volere quello che vuoi tu e pensare che mi sto perdendo ma sapere che con te sono al sicuro e raccontarti il peggio di me e cercare di darti il meglio perché è questo che meriti e rispondere alle tue domande anche quando potrei non farlo e cercare di essere onesto perché so che preferisci così e sapere che è finita ma restare ancora dieci minuti prima che tu mi cacci per sempre dalla tua vita e dimenticare chi sono e cercare di esserti vicino perché è bello imparare a conoscerti e ne vale di sicuro la pena e parlarti in un pessimo tedesco e in un ebraico ancora peggiore e far l’amore con te alle tre di mattina e non so come non so come non so come comunicarti qualcosa dell’assoluto eterno indomabile incondizionato inarrestabile irrazionale razionalissimo costante infinito amore che ho per te.”
E’ una delle mie preferite, e di poesia ne leggo già da un pò!
Mi auguro davvero che ti piacerà 🙂
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